Nuova rivoluzione in mezzo al campo, dopo Fazzini la Fiorentina vuole investire su un regista importante
Altro giro, altra corsa, altra rivoluzione. Se c’è una certezza nel mercato è che ogni volta la Fiorentina si trova davanti ad una missione: ricostruire il centrocampo. Questione di uomini, e di filosofie. Prima il regista, poi no, poi di nuovo si. Ogni volta, appunto, l’estate è sinonimo di ricostruzione, scrive il Corriere Fiorentino.
NUOVA RIVOLUZIONE. Da Pulgar ad Amrabat, passando per Torreira e Arthur fino ad arrivare a Cataldi e Adli. E se è vero che stavolta il modulo di partenza dovrebbe esser lo stesso col quale si è chiusa la stagione passata (il 3-5-2/3-5-1-1) e che quindi almeno da quel punto di vista dovrebbe esserci continuità, è altrettanto evidente che a livello di calciatori, e di caratteristiche, cambierà tantissimo. Se l’anno scorso infatti l’obiettivo principale era trovare un grande attaccante stavolta, al netto di quello che accadrà con Kean, gran parte delle attenzioni e degli investimenti si concentreranno proprio sul centrocampo.
REGISTA. Non a caso una volta definito l’affare Dzeko, Daniele Pradè ha schiacciato il piede sull’acceleratore in direzione Jacopo Fazzini: 10 milioni più 2 di bonus per arrivare alla fumata bianca e bruciare la concorrenza, Bologna in primis. Anche perché il giocatore ha già fatto arrivare il suo sì entusiasta davanti all’ipotesi Fiorentina. L’idea di Pioli e della società è quella di andare ora a caccia di un regista di grande spessore che possa, davvero, prendere in mano la squadra e alzare il livello del reparto. Nei giorni scorsi si è parlato di Bennacer, per esempio, e il fatto che Pioli lo abbia già allenato gioca sicuramente a suo favore. Il problema sono l’ingaggio (4 milioni netti) e il fatto che dopo il grave infortunio non è più tornato su certi livelli.
COME CARDOSO. L’identikit comunque, non essendoci in giro novelli Pizarro, è quello di un regista «moderno». Uno, per intendersi, che non abbia solo piedi raffinati e idee brillanti ma che a questo unisca struttura fisica, muscoli e capacità di coprire tanto campo. Uno come Johnny Cardoso, che col Betis ha sfidato i viola nell’ultima semifinale di Conference. Inseguito un anno fa, oggi è forse irraggiungibile. Nel calcio però, e nel mercato in particolare, mai dire mai.
Di
Redazione LaViola.it