Rassegna Stampa

CorFio – Traguardi e brividi, Pioli torna a San Siro. Fare punti per uscire dalla zona retrocessione

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Prima del match la Fiorentina si ritroverà in zona retrocessione, ma Pioli vuole festeggiare un doppio traguardo

Non sarà una partita come le altre. A partire dal lato emotivo, dato dall’innato fascino di ogni trasferta a San Siro e dalla possibilità che avrà Pioli di ritrovare la Milano rossonera dopo cinque anni da allenatore del Milan e un campionato vinto. E poi lo stesso tecnico gigliato raggiungerà domani quota 500 panchine in serie A, peraltro alla vigilia del suo 60° compleanno. Una doppia festa che però, senza risultato a San Siro, sarebbe molto amara: «Se c’è un Dio del calcio potrebbe anche avere un occhio di riguardo», ha commentato con un sorriso Pioli, scrive il Corriere Fiorentino.

URGENZA. Ma il lato pragmatico e realistico non può che essere predominante. L’incrocio di domani sera con la formazione di Allegri si porta dietro infatti l’urgenza di una vittoria che i viola non hanno ancora raccolto in campionato. La Fiorentina, oltre ciò, al fischio d’inizio (in virtù delle antecedenti Pisa-Verona e Genoa-Parma) sarà sicura di trovarsi in zona retrocessione, se non addirittura ex-aequo all’ultimo posto. «Nello spogliatoio parliamo della classifica e abbiamo tutta la volontà e la determinazione di cambiarla, ma non sarà questione di una singola partita bensì di un percorso più lungo», ha ammesso Pioli. I motivi per trasformare la pressione del momento in energia positiva e riemergere dagli abissi dei primi 540 minuti di serie A, insomma, non mancano.

USCIRE DAL MOMENTO NO. La Fiorentina troverà sul proprio cammino un avversario sì rimaneggiato (out Rabiot e Pulisic, in forse Saelemaekers), ma anche forte di un solo gol subito (su rigore) nelle ultime cinque in serie A, con appena 57 tiri concessi agli avversari (solo l’Inter, con 52, ha fatto meglio) e con un Modric in grande spolvero. Per Pioli — dopo che la Fiorentina ha perso 8 punti da situazioni di vantaggio — il mantra è sempre lo stesso: «La vittoria ci manca tanto, ma non arriverà per caso: dobbiamo cercarla e trovarla noi. Pochi giorni fa ho parlato con il presidente Commisso, ci ha stimolato e spronato a fare tutto il possibile per far risalire in fretta la squadra. Vogliamo dargli soddisfazioni, le merita: sono convinto usciremo da questa situazione».

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