
Più silenzio che fischi dopo il ko con la Roma, con la Fiorentina quart’ultima e attesa da tre sfide da brividi
Diceva il saggio che controvento si può andare, ma contro la sfortuna no…. Prendete la Fiorentina. Ieri ha fatto quello che ha potuto, per tirarsi fuori dalla crisi, ma è rimasta lì. Sconfitta, e sempre più in basso. Colpa sua certo, ma stavolta sarebbe ingiusto non sottolineare il ruolo (decisivo) della cattiva sorte. Perché la Roma ha fatto due tiri e due gol (su gentili concessioni della difesa viola) mentre la banda di Pioli ha sbattuto sui legni (due) e su almeno un’altra inspiegabile occasione mancata. Così scrive il Corriere Fiorentino.
BRUTTI SEGNALI. Segnali inquietanti, perché fanno pensare a una di quelle stagioni nate storte e destinate a non raddrizzarsi, anche se la prestazione offre forse per la prima volta qualche spunto per coltivare un briciolo di ottimismo. L’importante è mantenere il più possibile la calma, e in queste due settimane di sosta (chi conosce Firenze sa quanto saranno lunghe e complicate) nascondere la classifica. Il rischio altrimenti, da quartultimi e con Milan, Bologna e Inter all’orizzonte, è farsi prendere dal panico e non venirne più fuori. A fine gara contro la Roma, più silenzio che fischi. Lo sconforto era più forte della rabbia.

Di
Redazione LaViola.it