La situazione della panchina della Nazionale potrebbe rallentare ancora il ritorno di Pioli alla Fiorentina
Stando a quanto filtrato nella giornata di ieri, Luciano Spalletti è seriamente in bilico e vincere contro la Moldavia potrebbe non bastargli, scrive il Corriere Fiorentino.
Spalletti dovrebbe stravincere (servono tanti gol per la differenza reti) e la squadra dovrebbe mandare un messaggio di coesione forte con la sua guida. Tutto comunque è rimandato alla giornata di martedì, e a quel faccia a faccia tra lo stesso commissario tecnico e il presidente federale. Di certo, e qua entra in gioco la Fiorentina, c’è che in caso di dimissioni o di esonero, ci sarebbero due soli candidati alla panchina azzurra: Claudio Ranieri e, a ruota, quello Stefano Pioli che il d.s. viola Daniele Pradè e con lui tutta la società avevano individuato come uomo ideale per ripartire dopo la separazione da Palladino.
Una scelta condivisa, a cui erano seguiti i contatti praticamente quotidiani che avevano portato ad immaginare una sorta di intesa sulla parola. Niente di scritto però, anche perché prima di arrivare ad eventuali firme bisognerebbe aspettare l’inizio di luglio (per motivi fiscali) e, soprattutto, bisognerebbe liberare il tecnico dal contratto con l’Al Nassr. Questioni non impossibili da risolvere, ma che necessitano della massima cautela.
La domanda è: come reagirebbe Pioli (che ha accolto con entusiasmo la possibilità di tornare a Firenze) davanti ad una chiamata della Nazionale? Conoscendo l’uomo non c’è motivo di credere che verrebbe meno ad una parola data ma è proprio quello il punto. Tra i viola e il mister è tutto ok o la trattativa è ancora in corso? Dal club ieri filtrava una tranquillità anche se già nei giorni scorsi niente veniva dato per scontato. Per questo non vanno perse di vista le alternative anche se ogni giorno che passa (vedi rinnovo imminente di Vieira col Genoa) rischia di essere un giorno perso. Anche perché lo stesso Pioli ebbe già un contatto con Gravina dopo l’Europeo e, appena qualche mese fa ammise senza giri di parole: «Sogno di allenare la Nazionale». La Fiorentina insomma è avvertita.
Di
Redazione LaViola.it