Casi rimandati a settembre dalla società, più ottimismo per il centrocampista. Parisi verso il prolungamento
La società lavorerà ora, a fine mercato, anche sulla questione rinnovi, dopo che è rimasta ferma su una strategia attendista viste due posizioni, quelle di Dodò e Mandragora, tra loro differenti. Mentre il contratto del brasiliano scadrà nel giugno 2027 è sul centrocampista che sarà necessario riprendere il filo del discorso interrotto nel corso dell’estate, seppure il club sia forte di un’opzione su un altro anno di contratto esercitabile automaticamente.
CASI DIVERSI. Come scrive il Corriere Fiorentino, le parti restano molto vicine dopo un’estate in cui il nome di Mandragora è stato sulla bocca di molti, in Italia ma non solo, dal Betis Siviglia al Bologna. Il mediano probabilmente si aspettava di rinnovare il suo accordo prima, ma adesso i tempi potrebbero essere maturi, almeno rispetto a quando le prime richieste non erano state accettate. Oggi che la cifra di 2 milioni sembra rappresentare il punto d’incontro la fumata bianca è più vicina. Diverso il discorso su Dodò, dato in partenza a fine maggio, rimasto anche grazie all’arrivo di Pioli, ma con il quale non si è più parlato di rinnovo (a differenza di Parisi prossimo alla firma).
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Redazione LaViola.it