La Fiorentina deve cambiare marcia nei prossimi 180’ di Serie A se vuole continuare a lottare per l’Europa
Sei giornate al termine e sette squadre (dal terzo al nono posto) divise da 10 punti: è questa la cornice con cui la Fiorentina — a quota 53 — dovrà fare i conti. Dai 61 punti dell’Atalanta ai 51 del Milan nulla è ancora definito, tantomeno scrutando il calendario, scrive il Corriere Fiorentino.
La squadra viola è ottava con 53 punti e con un calendario apparentemente alla portata: l’avverbio è però d’obbligo, visto il rendimento pressoché sovrapponibile contro le prime otto (1,54 punti di media) e le ultime otto (1,64). I prossimi 180 minuti dei viola saranno in casa del Cagliari e poi nel derby toscano del Franchi con l’Empoli, a cui faranno poi seguito gli scontri diretti, con la Roma alla 35esima all’Olimpico e con il Bologna in casa alla 37esima; a metà strada la trasferta di Venezia, prima di chiudere a Udinese.
Diciotto punti a disposizione sì, ma con ben otto scontri diretti tra le sette squadre che lottano assieme ai viola, senza dimenticare gli incroci con chi lotta per non retrocedere ed è pronto a rosicchiare punti, proprio come fatto dal Parma due giorni fa con la Fiorentina.
Con al momento i viola e la Lazio ancora impegnati in Europa, anche la Coppa Italia potrebbe stravolgere lo scenario: se il Milan — finendo oltre il sesto posto — dovesse superare l’Inter e poi alzare al cielo il trofeo (qualificandosi in tal caso in Europa League) per la sesta del campionato si aprirebbero le porte solo della Conference. Tutt’altro che da escludere, inoltre, gli arrivi a pari punti: per la classifica avulsa la Fiorentina sa già di avere la meglio su Milan, Lazio, Juventus e potenzialmente Roma (grazie al 5-1 dell’andata), mentre sarà decisiva Fiorentina-Bologna, dopo l’1-0 del Dall’Ara; se gli scontri diretti e la differenza reti negli stessi sono invece pari con l’Atalanta, la differenza reti assoluta al momento premia la Dea (+35 rispetto al +17 viola).
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Redazione LaViola.it