Viola in campo per la finale di Conference League. Italiano studia l’ultima mossa per cogliere di sorpresa l’Olympiacos
La Fiorentina se la giocherà alla sua maniera. Coraggio e voglia di comandare il palleggio, con l’esigenza assoluta, stavolta, e come troppo spesso accaduto in questi anni, di non sbagliare nulla in difesa. Scrive il Corriere Fiorentino.
L’idea, rispetto agli ultimi giorni dove tutto pareva già deciso, è infoltire il centrocampo e mettersi «a specchio» rispetto allo schema tattico dei greci. Bonaventura così giocherà mezzala in un 4-3-3 che prevede Arthur regista e Mandragora sul centrosinistra della linea mediana.
Beltran, decisivo nella semifinale di Bruges, sarà sacrificato in panchina e potrà diventare l’arma tattica a partita in corso, anche perché una finale secca prevede anche eventuali supplementari e calci di rigore. Davanti giocherà Belotti, sulle fasce ovviamente Kouame e Nico Gonzalez, un altro dal futuro incerto (le offerte non gli mancano) che ha una voglia matta di lasciare il segno.
Di sicuro, sugli spalti gialli dell’Agia Sophia farà caldo. E non solo per la risaputa passione delle due tifoserie. Ad Atene infatti il sole picchia come fosse estate. Ieri intorno all’ora di pranzo c’erano 33 gradi e senza un filo di vento. La partita si giocherà alle 22 locali (21 in Italia), ma di certo un’afa simile aiuta più i padroni di casa dell’Olympiacos che i viola.
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Redazione LaViola.it