Aveva fatto preoccupare i figli dopo Benevento, stavolta torna subito a casa. Tensione per la sfida ma anche amarezza per gli episodi arbitrali
La forte tensione sta giocando brutti scherzi a Cesare Prandelli. Dopo le sorprendenti parole di Benevento, quando aveva spiegato di sentirsi «stanco e svuotato», ieri a fine partita ha preferito tornare subito a casa senza soffermarsi davanti alle tv e in sala stampa. «Il mister ha accumulato troppa tensione durante la gara», ha comunicato il club e d’altronde lo si era intuito anche a bordo campo. I gol, il risultato momentaneamente ribaltato, poi la beffa e l’arrabbiatura. Solitamente Prandelli, che durante le partite non si siede in panchina nemmeno un istante, mantiene il suo stile pacato e difficilmente alza la voce. Stavolta per due volte l’arbitro Guida si è avvicinato a lui. Prima lo ha invitato a non esagerare con le proteste, poi lo ha ammonito, scrive il Corriere Fiorentino.
EPISODI ARBITRALI. La Fiorentina invischiata nella lotta per non retrocedere lo sta affaticando, più di quanto si aspettasse. Lo sfogo di Benevento in tv aveva fatto preoccupare anche i suoi figli. Ma stavolta più che stanchezza c’è rammarico per episodi arbitrali, come si è percepito anche dal suo atteggiamento durante la partita. Un punto di vista condiviso anche dalla società tramite il club manager Giancarlo Antognoni non le ha certo mandare a dire: «Abbiamo un po’ di rammarico oltre che per il risultato, anche per qualche decisione arbitrale non proprio coerente. Sono due episodi: sul primo gol di Ibrahimovic c’è una sua spinta nei confronti di Pezzella, lo ha sbilanciato e poi ha segnato. L’altro episodio da rivedere è il fallo laterale da cui nasce il secondo gol. L’assistente lo aveva assegnato a noi, l’arbitro a loro».
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Redazione LaViola.it