Dall’Arabia a Manchester e Milan, nessuno è arrivato a pagare la clausola e a tentare Moise. Ora si lavora al rinnovo
Il primo tempo della partita più importante del mercato è terminato, la Fiorentina può metaforicamente tornare negli spogliatoi con ampi sprazzi di ottimismo. Alla mezzanotte di ieri si è ufficialmente chiusa la finestra utile al pagamento della clausola rescissoria da 52 milioni per Moise Kean, cifra per la quale non sono arrivate proposte ufficiali. Un termine che l’attaccante aveva bypassato già con qualche breve dichiarazione nel corso della presentazione di lunedì sera, ma soprattutto con i sorrisi che ha regalato al suo ritorno al Viola Park, scrive il Corriere Fiorentino.
NIENTE OFFERTE. Non sono da escludere eventuali proposte da qui a fine agosto (ma in quel caso la Fiorentina non sarebbe più semplice spettatrice ma parte in causa), la permanenza di Kean è un’ipotesi sempre più concreta, così come il rinnovo del contratto sul quale società ed entourage del calciatore si confronteranno nelle prossime settimane. I 15 giorni che tanta paura facevano alla tifoseria sono filate via lisci, senza scossoni, con qualche interesse che il calciatore ha rispedito al mittente. Niente Arabia, dove prima l’Al-Qadsiah e poi l’Al-Hilal di Simone Inzaghi si erano fatte avanti, ma nemmeno club europei come Milan e Manchester United, Kean pensa solo alla ripresa del lavoro al Viola Park.
LA CLAUSOLA. «Motivato ad andare avanti» è la frase che sancisce la seconda puntata dell’avventura fiorentina dell’attaccante, per il quale adesso c’è da stipulare un nuovo accordo. Lo stipendio verrà quasi raddoppiato. Per quanto riguarda la clausola, nell’impossibilità di eliminarla, l’idea dei viola sarebbe quella di ritoccare in alto la cifra da 52 milioni che (fino a ieri) ha tenuto lontane parecchie pretendenti.
Di
Redazione LaViola.it