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CorFio: Italiano, formazione rebus. E attenzione al cambio modulo

Senza esterni, con un centrocampo più folto per ovviare appunto alla mancanza di giocatori al top sulle corsie laterali

«Anticipo». Mai parola fu più opportuna per presentare la gara che stasera la Fiorentina si giocherà con il Lecce. Un venerdì sera di campionato buono (in teoria) per cercare di rimettersi in marcia dopo un avvio di 2024 a dir poco complesso. Ma anche, o forse soprattutto, per rendersi conto di che cosa sarà il girone di ritorno. Scrive il Corriere Fiorentino.

E il riferimento non è solo a chi da dietro ha già mangiato punti pesanti ai viola, ma anche a un cammino che rischia di farsi decisamente più difficile. Perché presto si inizierà a far sul serio anche nelle coppe e perché, complice un mercato che non ha portato quello che chiedeva l’allenatore (se non Faraoni), il rischio è di ritrovarsi molto spesso in emergenza.

Prendiamo la gara di oggi, appunto. Un vero e proprio anticipo, tanto per tornare al punto di partenza, di quello che potrebbe essere da ora in avanti. La rifinitura di ieri infatti, ha portato con sé due pessime notizie e, guarda un po’, entrambe riguardano proprio il ruolo per il quale Italiano aveva chiesto rinforzi: gli attaccanti esterni.

Sia Nico Gonzalez sia Sottil infatti sono ancora alle prese con i rispettivi fastidi muscolari tanto che il primo ha interrotto in anticipo l’allenamento mentre il secondo, sul campo, non ci sarebbe nemmeno andato. Difficile insomma, parecchio difficile, che uno dei due possa partire dall’inizio. Anzi. Sarebbe già qualcosa poterseli giocare a gara in corso. E così, complice la squalifica di Ikoné, la cessione di Brekalo e la prolungata assenza di Kouame, il tecnico si ritrova senza lo straccio di un esterno. A lui, tanto per cambiare, il compito di inventarsi qualcosa.

Certo, non è che ci siano molte soluzioni

La prima porta alla difesa a tre, anche se in quel caso (vista la cessione di Mina) in panchina resterebbe il solo Comuzzo in caso di necessità. L’alternativa è mantenere la linea a quattro e aggiungere un centrocampista. A proposito. Tanto per gradire stasera i viola dovranno fare a meno anche di Arthur, rimasto a casa per un risentimento muscolare. Di certo c’è che, là davanti, si vedrà una Fiorentina a due punte.

Dando per scontata la presenza di Bonaventura e Beltran, quindi, sono Belotti e Nzola a giocarsi l’ultima maglia. E chissà che, in uno scenario tanto buio, il mister non si affidi proprio all’entusiasmo dell’ultimo arrivato per provare ad accendere la luce. Ci penserà, e poi deciderà, consapevole che stavolta risolvere il rebus sarà veramente un’impresa ai limiti dell’impossibile.

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