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CorFio: il mancino mai sazio da non farsi scappare. Si misurano le ambizioni viola

Vlahovic

La salvezza ad un passo, la speranza di una Fiorentina migliore dalla prossima stagione. E un Vlahovic da tenere per rilanciare

Calendario in una mano e classifica nell’altra, le possibilità di salvezza della Fiorentina sono quasi una certezza anche se, come ben sappiamo fino dai lontani e gloriosi tempi di Lorenzo il Magnifico, del doman non v’è certezza. La squadra di Iachini, allenatore noto per il suo calcio difensivo che, però, ha prodotto anche molti gol (cinque nelle ultime due partite), ha superato in classifica il Genoa e si è avvicinata a Bologna e Udinese. Ma questi dettagli, sebbene siano significativi, non annullano la possibilità di pensare a un prossimo campionato di serie A con una Fiorentina diversa, più ambiziosa per quanto riguarda la classifica ma allo stesso tempo, anche più nobile per quanto riguarda la qualità del gioco. Così scrive il Corriere Fiorentino.

MANCINO. La Fiorentina ha trovato un attaccante che, pur usando quasi sempre il solo sinistro, si procura il gol. Del resto, senza voler fare paragoni, il calcio ci ha fatto vedere grandi mancini come Riva e Boninsegna, oppure grandi attaccanti come Batistuta che segnava soltanto di destro e di testa e molto raramente di sinistro. Si possono fare grandi cose con un piede soltanto, soprattutto con il mancino.

FUTURO E AMBIZIONI. Sarebbe un danno perdere un centravanti come Vlahovic, appena un anno dopo aver ceduto Chiesa. Un danno per la squadra ma una pioggia di soldi per Commisso. Da qui, dal futuro destino di Vlahovic si potrà valutare anche la consistenza delle ambizioni della Fiorentina, ambizioni che attraversano anche il difficile percorso che porta alla scelta dell’allenatore.

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