Il tecnico viola vuole puntellare la difesa, che da punto di forza si è trasformato in tasto dolente. Ma avverte delle tante difficoltà
Meglio aver paura che… buscarne. E così, alla vigilia di un trittico di partite dal quale passerà molto della salvezza, Beppe Iachini decide di giocare in difesa. «Non sono ancora decisive, ma quando sono tornato sapevo a cosa andavo incontro. All’inizio di questa stagione, nelle sette partite in cui sono rimasto in panchina, ne ho giocate quattro in trasferta e, una volta tornato, mi son trovato un calendario che prevedeva sei match lontani dal Franchi e, quelli in casa, son tutti scontri contro le più forti». Non solo. Perché ad una serie di impegni oggettivamente tosti, si aggiunge la difficoltà di esser rientrato in corsa. «Rispetto al passato non abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con continuità e ora mi ritrovo a dover accelerare per far ritrovare alla squadra meccanismi e condizione ma nessuno ha la bacchetta magica».
CONDIZIONE. E qua veniamo ad un altro aspetto sul quale, il mister, sta battendo spesso. Come se avesse ereditato da Prandelli un gruppo in uno stato di forma precario. «Ci sono giocatori che hanno avuto un percorso particolare e che hanno bisogno di tempo per tornare al top», la spiegazione di Iachini. Un discorso che vale, per esempio, per Gaetano Castrovilli e che quindi, oggi, potrebbe finire in panchina.
DIFESA E SALVEZZA. Lo dice, Iachini, e lo ripete. Una, due, tre volte. Una specie di chiodo fisso: blindare la porta di Dragowski. È questa la sua priorità. Il rischio, altrimenti, è di vedere partite come quella con l’Atalanta che, se non fosse stato per il portiere polacco, sarebbe probabilmente finita in goleada. Di certo c’è che per mettere al sicuro la classifica, serve una Fiorentina diversa. Capace di difendersi, per poi affidarsi alla vena di Ribéry (al rientro dopo la squalifica) e, soprattutto, di Vlahovic. Dopo il Sassuolo ci saranno Verona e soprattutto Juventus in casa. Tre partite in una settimana da cui può passare molto della salvezza e del futuro della Fiorentina.
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Redazione LaViola.it