Accordo last minute col Genoa. Pradè ha vinto la sua personalissima scommessa. Decisiva la volontà del giocatore
Dicono che l’attesa sia sempre per il gran finale e la Fiorentina, in questo caso, ha rispettato in pieno la tradizione, scrive il Corriere Fiorentino. Perché non sarà da considerare come un vero e proprio nuovo acquisto ma il riscatto di Albert Gudmundsson, nell’ultimo giorno utile e quando tutto sembrava andare in direzione contraria, è sicuramente un «botto» degno dei fochi di San Giovanni.
Un’operazione che ha richiesto sangue freddo, pazienza e (tanta) diplomazia ma alla fine, il d.s. viola Daniele Pradè, ha avuto ragione. Il numero 10 islandese infatti non solo diventa a tutti gli effetti e a titolo definitivo un giocatore della Fiorentina, ma lo sarà alle condizioni del club viola: non per i 17 milioni di euro pattuiti un anno fa, ma per circa 12 milioni ai quali si sommeranno i 2 milioni di bonus che avanzavano dal prestito oneroso (6+2 appunto) che dodici mesi fa aveva portato Gud a Firenze. Alla fine quindi si tratterà di un affare da 20 milioni complessivi, 5 in meno del previsto. E pazienza se in base al gentlemen’s agreement stretto con la precedente proprietà del Genoa, essendo ancora aperta la vicenda processuale per «cattiva condotta sessuale» (l’appello sarà discusso in autunno, cosa che ovviamente ha frenato altri acquirenti), si sarebbe dovuto procedere col rinnovo del prestito. Del resto non è colpa di nessuno se i rossoblu hanno cambiato gestione e non si può nemmeno prendersela con i nuovi proprietari per non aver riconosciuto quel patto non scritto.
Quel che conta è che Gudmundsson da ieri è al 100% della Fiorentina e che Pradè ha vinto la sua personalissima scommessa. Ha rischiato, perché dietro al Genoa c’erano comunque altri club interessati, e ha avuto ragione. A far la differenza comunque, oltre al lavoro del dirigente, è stata anche la volontà del giocatore.
Di
Redazione LaViola.it