La politica fiorentina e toscana lavora per far slittare i lavori sul Franchi. Ma serve una risposta chiara da parte della Fiorentina
Il presidente della Regione Eugenio Giani si dice ottimista sulla possibilità di far slittare i lavori al Franchi. Se il governatore ha parlato col ministro per gli Affari europei, il sindaco Nardella sta facendo altrettanto con Andrea Abodi, ministro dello sport interessato alla vicenda Franchi anche in chiave Euro2032, scrive il Corriere Fiorentino.
L’ipotesi su cui stanno lavorando Giani e Nardella è rimandare, solo di qualche mese, i lavori al Franchi, per trovare una casa provvisoria alla Fiorentina e, soprattutto, calmare una piazza sempre più nervosa per questo stato di incertezza. Ottenere altro tempo vorrebbe poter dire dare nuove prospettive al progetto Padovani, oppure studiare con Arup la possibilità di far coesistere cantieri e partite al Franchi, in modo da non spostare la Fiorentina.
FIORENTINA. Prima di scegliere la strada da intraprendere però, a Palazzo Vecchio servirà necessariamente una risposta chiara da parte del club: la permanenza al Franchi, la preferita dai viola, avrebbe costi onerosi (ma si esporrebbe anche al rischio di rifare il bando di gara, per eventuale ricorsi degli esclusi o per l’impossibilità dello studio Arup di eseguire i lavori in tempi diversi), sicuramente molto più alti dei 5 milioni di cui si parla per portare il Padovani al minimo della capienza richiesta dalla Lega Serie A. Che farà Commisso? Continuerà a mettersi di traverso oppure si metterà a un tavolo per trattare? Da queste domande passa (molto) del destino del Franchi, anche perché sul tavolo resta la concessione che permetterebbe alla Fiorentina di mettere a bilancio lo stadio e di gestirlo 7 giorni su 7, come già fanno i grandi club d’Europa.
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Redazione LaViola.it