Risolto il primo grande ostacolo, il trequartista del Monza può arrivare in prestito con diritto/obbligo di riscatto. E con Nico…
Avanti tutta. A piccoli passi, magari, ma senza frenate o marce indietro. Anzi. La salita che porta ad Andrea Colpani si sta spianando e presto per la Fiorentina potrebbe iniziare la discesa. Il tratto più duro infatti (che pareva insuperabile) è alle spalle e adesso si tratta di fare un ultimo sforzo. Dopo una lunga resistenza il Monza ha aperto al prestito con diritto di riscatto (che potrebbe trasformarsi in obbligo soltanto al verificarsi di determinate condizioni), rendendo molto più semplice la trattativa. Così scrive il Corriere Fiorentino.
CIFRE. Certo, ciò non significa che l’affare sia fatto al 100% ma certo le parti adesso sono parecchio più vicine e nelle prossime ore si cercherà il punto d’incontro definitivo sulle cifre. È questo l’ultimo nodo da sciogliere visto che Galliani valuta Colpani 20 milioni di euro mentre Pradè (tra prestito oneroso ed eventuale riscatto) non vorrebbe impegnarsi oltre i 15-16. Una distanza non incolmabile quindi, soprattutto perché c’è l’intenzione da parte di tutte le parti in causa di trovare l’intesa.
CONTATTI. «Colpani? Al momento, come diceva Domenico Modugno, piange il telefono» ha scherzato ieri Galliani. Un bluff, visto che negli ultimi giorni i contatti con Pradè sono stati continui. E non è un caso che al di là della versione ufficiale del Monza («affaticamento muscolare») da qualche giorno Colpani non si stia allenando con i compagni. Segno evidente di come non stia aspettando altro che la chiamata buona per raggiungere il suo mentore Palladino. Del resto il mister ha speso fin da subito il suo nome con i dirigenti viola e, a prescindere da cosa succederà con Nico Gonzalez, sarebbe felicissimo di riaverlo a disposizione.
IL PERCHE’ DEL PRESTITO. Proprio l’incertezza legata all’argentino spiega il perché dell’insistenza sulla formula del prestito. Qualora dovesse rimanere, infatti, e considerando il 3-4-2-1 dal quale vuole ripartire il mister, sarebbe troppo investire certe cifre per un giocatore che sarebbe tatticamente «alternativo» all’ex Stoccarda. Se poi invece Nico dovesse partire, i soldi incassati servirebbero sia per il centrocampo sia per il sostituto.
Di
Redazione LaViola.it