Rassegna Stampa
CorFio – Altro giro, altra corsa, altra Conference. Obiettivo è vincere un trofeo
Riparte la Conference League. Per la Fiorentina di Stefano Pioli l’obiettivo è stato dichiarato: vincere un trofeo
Altro giro, altra corsa, altra Conference e, chissà, altro finale. Parte domani un altro lungo viaggio, il quarto consecutivo, verso una coppa che sta diventando una specie di ossessione. Destinazione: Lipsia. Data: 27 maggio 2026. È quella la meta. E se è vero che 238 giorni possono sembrare una vita (tanti ne mancano all’appuntamento) è altrettanto risaputo che nel calcio, un po’ come nella vita, il tempo vola. Certo, se si pensa a come è messa oggi la Fiorentina, sforzarsi di pensare a quel giorno può apparire come un esercizio di pura follia, scrive il Corriere Fiorentino.
OBIETTIVO. Eppure sarebbe sbagliato far finta di nulla e far marcia indietro soltanto perché la stagione non è partita come tutti speravano e credevano. «Quest’anno l’obiettivo è vincere, ci siamo andati sempre vicino nelle ultime stagioni, ci sentiamo addosso questa responsabilità ma siamo convinti di essere attrezzati». Parole, scolpite nelle pietra, del d.s. viola Daniele Pradè. E sia chiaro. A pronunciarle in pubblico (nella conferenza stampa di fine mercato) è stato il direttore sportivo, ma l’input (preciso, netto) arriva dalla proprietà. Non a caso Rocco Commisso (il cui arrivo non è atteso a breve ma che parla costantemente sia con i dirigenti che con Stefano Pioli) ha autorizzato una spesa, sul mercato, mai vista prima. Vuole vincere, il presidente, per cancellare le cocenti delusioni di Roma, Praga, Atene, l’eliminazione in semifinale ad opera del Betis un anno fa e per onorare al meglio il centenario portando a casa un trofeo (la Conference, o la Coppa Italia) che manca da tanto, troppo tempo. Da quel 13 giugno 2001 che Stefano Pioli, appena tornato, ha fatto scrivere sulle lavagne del Viola Park. Inutile girarci tanto attorno insomma. È quella la priorità. Anche a costo se necessario (e pazienza se ovviamente nessuno lo dirà mai, in particolare adesso) di sacrificare il campionato.