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Coppa Italia: Fiorentina con il cuore ma è fuori. Occasioni per Chiesa e Astori

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SFUMA nel nulla il senso di una notte dignitosa e restano molti i rimpianti viola per quello che resta inespresso in prossimità della semifinale di coppa Italia. A questi livelli è sempre questione di dettagli. Appunto: vince il Napoli ed è spiacevole che il gol di Callejon venga innescato da un passaggio sbagliato di Tomovic, sempre lui, laddove più che il gioco di fino sarebbe servita un’altra decisione (scelta fra l’altro recidiva). Non servono colpevoli, ma semmai una riflessione su quello che è mancato alla Fiorentina per costruire una serata più completa. Gonzalo e Borja dall’inizio, forse, o magari più precisione al tiro, o più coraggio quando bisognava spingere. E magari qualche ricambio in difesa più gradito all’allenatore.

ALL’INIZIO non c’è Borja e il giro palla viola ha le onde più increspate, lo sguardo non è avvolgente ma si capisce che il Napoli si fida il giusto perché la Fiorentina sa far male lo stesso. Break e ripartenze. Due volte Reina salva su Chiesa e Astori ricorrendo al suo repertorio migliore, mentre dall’altra parte Tata devia sulla traversa un confetto avvelenato di Insigne. In mezzo alle tre occasioni _ Fiorentina dunque in vantaggio alla fine del primo tempo nel numero dei rimpianti _ il gioco resta abbastanza bloccato perché le squadre innescano le loro doti migliori pensando anche alla fase di copertura: l’estro viene maneggiato con una certa cura, Napoli e Fiorentina aspettano il momento giusto per azzannarsi senza rischiare, poi, di pagare pegno per un passaggio sbagliato. Quindi molta attenzione alla copertura degli spazi. Fiorentina molto attenta nel pattugliamento nello stretto (nonostante due incertezze centrali di Tomovic), Napoli impreciso al tiro e attivo soprattutto sulla fascia di Insigne, che a bordo dei triangoli confezionati in velocità con Hamsik crea diversi problemi a Sanchez, ammonito insieme a Olivera e Astori. Si becca quasi subito il giallo anche Tomovic, Insigne colpisce la seconda traversa su punizione e Sarri (63’) innesca Mertens al posto di Pavoletti per ricomporre il tridente doc.

AUMENTANO i pensieri per Tomovic, che incomprensibilmente comincia a giocare di fino: prima viene ammonito per un fallo dopo uno stop elegante quanto pericoloso in corsa, poi regala la palla che apre le porte alla fuga di Hamsik che offre a Callejon il cross per l’1-0. Mancano più di 20 minuti alla fine e Sousa risponde con Ilicic e Borja per Bernardeschi e Cristoforo. Nel finale succede poco, anche perché Doveri praticamente non fa giocare, spezzettando il gioco. Così, vince il nervosismo con due espulsi (Hysaj e Maxi Olivera). E alla Fiorentina resta il rimpianto di un’occasione persa.

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