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Contro un Cittadella modesto la Fiorentina stavolta reagisce bene alle difficoltà. Attaccanti a secco, ci pensa Benassi. In attesa di Torino, Montella tira un sospiro di sollievo

Il tecnico gigliato può essere contento dell’atteggiamento dei suoi in inferiorità numerica. Ottime risposte da Benassi, che nasconde i problemi in zona gol del’attacco. Sulla sostituzione di Sottil…

Contava solo vincere e la vittoria è arrivata. La Fiorentina, non senza sofferenze, porta a casa la qualificazione agli ottavi di finale di Coppa Italia(dove troverà l’Atalanta) e scaccia temporaneamente le nubi che si addossavano addosso a tecnico e squadra.

LA PARTITA. Con il Cittadella, si diceva, non è stata una passeggiata. Gli uomini di Montella hanno approcciato male alla gara. Forse un po’ sorpresi dall’atteggiamento offensivo degli ospiti, sicuramente intimoriti dagli ultimi risultati disastrosi. Dopo i primi 10 minuti di sofferenza, però, la Fiorentina è venuta fuori ed ha presto preso il controllo del campo, culminato con il primo gol di Benassi.

Tutto in discesa? Macché. Al 27′ è arrivata l’espulsione di Venuti, che ha sgambettato ingenuamente un Celar lanciato a rete su errore di posizione di Milenkovic. Considerando la caratura dell’avversario e il momento della partita ampiamente favorevole ai viola, sarebbe stato più saggio rischiare di subire l’1-1 e giocarsela in 11 contro 10. Ma tant’è.

La Fiorentina nelle difficoltà stavolta si è ricompattata: ha concesso solo qualche occasione sporadica al Cittadella, nessuna clamorosa, e nel secondo tempo ha colpito in contropiede ancora con Benassi. Nel finale è affiorata un po’di stanchezza e la Fiorentina ha abbassato un po’ troppo il baricentro, ma Terracciano ha risposto sempre presente e i viola hanno portato a casa una vittoria meritata.

CENTRAVANTI, GOL CERCASI. Ci si aspettavano i gol degli attaccanti. Ci si aspettava un Vlahovic a segno. Invece, dopo aver sbagliato un gol clamoroso nel primo tempo, il serbo è apparso un po’ intimidito sotto porta, ad esclusione della spettacolare rovesciata nel secondo tempo che avrebbe meritato maggior fortuna. Ci si aspettava di vedere in campo Pedro, è rimasto invece per 90′ in panchina; chiuso tra scelte tecniche, espulsioni e infortuni.

CASO SOTTIL. Ci si aspettavano scintille in campo da Sottil, di certo sono arrivate alla sua uscita dal rettangolo verde. La delusione del ragazzo al momento della sostituzione dopo l’espulsione di Venuti è comprensibile: dopo un ottimo inizio stagione Riccardo ha trovato davvero poco spazio e questa era un’ottima occasione per mettersi in mostra. Occasione che stava sfruttando, grazie ad un buon avvio di partita certificato dall’assist per il gol di Benassi. Lo stesso pubblico è apparso infastidito dalla decisione del tecnico campano.

Tuttavia, francamente non si può giustificare una reazione del genere ad un cambio più che legittimo di Montella, vista la situazione delicata della partita e della stagione intera della Fiorentina. Si può discutere se fosse stato meglio lasciar fuori Ghezzal al posto del classe 1999. Ma ciò non giustifica le azioni di Sottil, che peraltro negli spogliatoi si è scusato. Inoltre, la prestazione del franco-algerino durante il resto della partita ha dato ragione a Montella, che probabilmente contava sulla sua maggior esperienza in una squadra così ‘verde’ e in inferiorità numerica.

FINALMENTE BENASSI. Ci si aspettavano gli attaccanti, è emerso Marco Benassi. Finito nel dimenticatoio con l’esplosione di Castrovilli, l’ex Torino ha trascinato la squadra con la sua doppietta e ha ricevuto parole dolci da parte del suo tecnico nel postpartita. “Sono felicissimo per Benassi ha dichiarato Montella perché ha sofferto un po’ in questo periodo. Soprattutto quando la squadra aveva continuità di risultati non volevo cambiare nulla e lui è quello che ha sofferto di più. Però per noi è un giocatore importante e sono particolarmente felice per lui”. 

Il classe 1994 è stato il migliore in campo a prescindere dalla sua miglior dote (l’inserimento in area): con la fascia da capitano al braccio è stato finalmente continuo nella partita, pur giocando in diverse posizioni di campo. L’augurio è che la prestazione di stasera sia di buon auspicio per il proseguo della stagione di Benassi. Inoltre, in un momento in cui la Fiorentina incontra evidenti difficoltà nel segnare, un centrocampista col vizio del gol come Benassi può tornare a fare molto comodo. Con Badelj in grande difficoltà da più di un mese e Pulgar che stasera è stato il peggiore in campo, il centrocampista italiano aspira a tornare tra i titolari nel proseguo di campionato.

PICCOLO PASSO AVANTI. Adesso Montella può dormire tranquillo? Insomma. Il tecnico gigliato riparte dalla reazione della squadra dopo i primi minuti difficili e, soprattutto, dall’atteggiamento della Fiorentina quando si è ritrovata in dieci. I viola non hanno fatto niente di sfavillante, ma sono stati compatti e concentrati per lunghi tratti della partita, punendo il Cittadella in virtù della superiore qualità.

Tuttavia, pur con le difficoltà del caso date dall’inferiorità numerica per tre quarti di gara e dalle tante assenze, l’avversario non era di certo di enorme caratura, per quanto abbia ben figurato. Una squadra di Serie B stracolma di riserve in campo non può essere banco di prova sufficiente per sancire la fine della crisi. Stasera la vittoria era fondamentale, ma il vero esame arriverà a Torino.

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