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Contro il Torino in gioco il futuro di Sousa e della Fiorentina. Contestazione e rabbia dei tifosi, c’è attesa per la risposta dei Della Valle

Quella di questa sera all’Artemio Franchi non sarà una serata normale come tante altre. In gioco c’è il futuro di Paulo Sousa, della squadra e forse anche quello dei Della Valle.

La contestazione di ieri fuori dal centro sportivo, di circa cinquecento tifosi viola arrabbiati e delusi per l’andamento in campionato, per come è avvenuta l’eliminazione dall’Europa League e per la gestione della società e sportiva da parte dei Della Valle, non deve essere sottovalutata.

È chiaro che se questa sera contro il Torino arriverà una vittoria molto di quanto accaduto negli ultimi giorni si raffredderà, anche se una spaccatura sembra ormai esserci. In caso contrario, anche con il pareggio, ci sarà il tracollo. Con la contestazione che aumenterà a dismisura contro tutti. E il primo a pagare sarà Paulo Sousa, ma forse non solo lui.

C’è da capire come i Della Valle hanno preso la contestazione verso la Fiorentina, verso loro stessi. In passato, alla fine dell’era Mihajlović e poi con Delio Rossi, c’era stato qualcosa di simile ma questa volta la contestazione è stata chiara e netta soprattutto contro la proprietà viola. Una prima volta che ha evidenziato che ormai c’è una rottura con una parte della tifoseria. Resta da capire che questa rottura inizierà a coinvolgere altri tifosi oppure no.

Soprattutto, però, serve capire come reagiranno i Della Valle. Se la contestazione li ha ‘feriti’ o meno. C’è da capire se vorranno rilanciare la Fiorentina per tornare a essere protagonisti e competitivi (il prossimo anno le prime quattro classificate si qualificheranno automaticamente in Champions League) e quindi serviranno investimenti molto importanti per rifare la squadra, oppure rimanere nel limbo. C’è chi si augura addirittura una cessione della società, ma al momento non sembrano essere arrivate reali intenzioni di interesse, di acquisto. Anche se a Firenze nelle ultime ore molte voci hanno iniziate a rincorrersi.

Il prossimo 10 marzo ci sarà la presentazione del Progetto del nuovo stadio a Firenze. Questo, però non può risolvere i problemi attuali.È un progetto che non è per il presente ma utilizzabile in tutti i sensi solo tra molti anni.

Sicuramente serve cambiare qualcosa. Negli uomini ma soprattutto nel modo di fare calcio. Serve una mentalità nuova, serve un modo di fare calco diverso. Altrimenti la situazione che si è venuta a creare attorno alla Fiorentina non riuscirà mai a essere risolta. Anzi, peggiorerà.

Certo, questa sera la squadra deve dare delle risposte, sotto ogni aspetto. L’importante, però, è che non sia un fuoco di paglia. Altrimenti tra sette giorni ci ritroveremmo alla stessa situazione, se non peggio.

La stagione, purtroppo, è andata. E da considerarsi fallimentare visto gli obiettivi che questa squadra, costruita la scorsa estate su un gruppo che va avanti da almeno 3 anni, si era prefissata. Novanta minuti che quindi potranno decidere il futuro di Paulo Sousa, anche se la squadra è a fine ciclo, quello di alcuni giocatori, quello della società e dei Della Valle.

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