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Editoriali

Continuare a lavorare e rialzare la testa subito, contro l’Atalanta possibile qualche cambio di formazione

Esser tornati via da Torino con una sconfitta, soprattutto per come è arrivata, ha lasciato un po’ di amaro in bocca ma la Fiorentina ha dimostrato di esserci. Il processo per diventare squadra va avanti, pur con tutti i limiti. Di esperienza e di convinzione in particolare. Siamo certi che i margini di miglioramento siano ampi. C’è da battere forte con il lavoro sul campo e i passi in avanti si noteranno. L’occasione per riprendere il cammino in campionato arriva subito. Domenica altra prova importante per i gigliati chiamati ad affrontare l’Atalanta al Franchi.

Un solo punto avanti in classifica ma la macchina di Gasperini è sicuramente più oliata di quella di Stefano Pioli. Bergamaschi reduci e galvanizzati dalle vittorie in Europa League e in campionato, con l’ex Josip Ilicic pronto a ‘vendicarsi’ e far rimpiangere coloro che non lo hanno mai amato. Calcisticamente parlando. Non solo loro i pericoli, come scordare Petagna o Gomez. Domenica sera ci vorrà una Fiorentina attenta a non lasciare spazio alle ripartenze nerazzurre, cercando di mantenere il possesso palla e, possibilmente, essere cattivi e convinti quando è il momento di battere a rete. Se permettete, aggiungiamo, ci vorrebbe anche un pizzico di egoismo in meno. Qualche contropiede o situazione di superiorità numerica poteva essere gestita meglio anche a Torino. Se i viola riescono a migliorare sotto questo aspetto e a metterlo insieme alla generosità messa in campo (mai mancata), ecco che potrà nascere qualcosa di molto interessante.

Veniamo alla formazione. Con l’assenza di Badelj per squalifica la Fiorentina perde un pezzo da novanta. Chissà che Pioli non arretri Benassi o, più probabile, che inserisca Sanchez accanto a Veretout. In difesa sono da valutare le condizioni di Laurini, ecco che Gaspar potrebbe riprendersi la maglia da titolare accanto a Pezzella, Astori e Biraghi. Per quel che riguarda i tre trequartisti, due maglie ci sembrano assegnate (Chiesa e Benassi), mentre per la terza è ballottaggio tra Thereau ed Eysseric. In attacco vediamo sempre Simeone in vantaggio su Babacar. L’argentino corre molto, si impegna e porta il primo pressing in modo costante ma manca di pericolosità sotto porta. Questo è un aspetto sul quale, come ha detto lui stesso, il mister dovrà lavorare per portare la squadra a servire meglio il proprio centravanti. Il momento di rialzare la testa è quello giusto.

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