Conference League, domani al Franchi c’è il Basaksehir. Ma per vincere il girone ai viola di Italiano servono 4 gol di scarto
C’è chi la considera un peso e chi, al contrario, il luogo dove ritrovare forza, gioia, entusiasmo e vittorie. Ci sono quelli che «sarà bene uscire alla svelta o in campionato rischieremo grosso». E quelli che, invece, son convinti che sia la strada da percorrere con sempre maggior determinazione per provare a salvare la stagione. È, come sempre, questione di punti di vista. Di certo c’è che Vincenzo Italiano, la sua scelta, l’ha già fatta. Convinto, fin da quest’estate, che sarebbe stato più semplice provare l’impresa in Conference League che non ripetersi in campionato. Scrive il Corriere Fiorentino.
«La coppa non è assolutamente un peso — ha detto anche prima dell’ultima gara con gli Hearts — competizioni come queste anzi ci danno l’opportunità per crescere e migliorare». Per questo, fin dall’inizio, ha dedicato al percorso europeo la massima attenzione possibile. Anche a costo (soprattutto a cavallo del doppio playoff con il Twente) di perdere qualche punto in Serie A. Ora, quel percorso iniziato ad agosto, è arrivato al secondo snodo decisivo. Dopo aver rimediato ad un avvio di girone da dimenticare infatti, la Fiorentina si presenta all’appuntamento con le ultime due giornate con la qualificazione (quasi) in tasca e con una piccola possibilità di agguantare quel primo posto. Che vorrebbe dire accesso diretto agli ottavi di finale.
Difficile, ma non impossibile
Di sicuro, riuscirci sarebbe particolarmente importante visto che eviterebbe ai viola di giocarsi i sedicesimi con una retrocessa dall’Europa League. E alleggerirebbe un calendario che ad inizio 2023, vedrà anche l’avvio (il 12 gennaio contro la Sampdoria) della Coppa Italia. Per riuscirci, va da sé, Biraghi e compagni dovranno prima di tutto battere il Basaksehir (domani, inizio ore 18.45). Non solo. Per colpa di quel pesantissimo 3-0 rimediato a Istanbul infatti, alla Fiorentina servirà una vittoria larga. Con (almeno) 3 gol di scarto che permetterebbe di pareggiare il conto negli scontri diretti.
Il regolamento infatti parla chiaro. In caso di arrivo a pari punti tra due squadre contano, nell’ordine, punti nei faccia a faccia (e in questo caso il conto sarebbe pari), differenza reti negli scontri diretti, gol segnati negli scontri diretti e, infine, differenza reti generale. In caso di successo con tre gol di differenza quindi tutto si deciderebbe all’ultima giornata. Con Fiorentina e Basaksehir pari in tutto e impegnate rispettivamente sul campo del Riga i viola, e in casa contro gli Hearts Okaka e soci. Se invece la banda di Italiano domani riuscisse a vincere con quattro gol di scarto, si presenterebbe agli ultimi 90’ col destino nelle proprie mani.
Basterebbe vincere (o fare lo stesso risultato del Basaksehir) per prendersi il primato
Occhio però perché, in realtà, la Fiorentina ancora non ha nemmeno la certezza del secondo posto. Per averla, senza dipendere dal risultato di Hearts e FS Riga, deve vincere almeno una delle ultime due. Non vincere domani insomma, vorrebbe dire condannarsi ad un ultimo turno da brividi. Per questo, in un Franchi tutt’altro che stracolmo (la Ferrovia resterà addirittura chiusa), servirà comunque una bella dose di attenzione.
Attaccare insomma, ma senza esporsi a quei contropiedi che, già nella sfida d’andata, son stati letali. Un’altra prova di maturità sperando che, almeno in Europa, la Fiorentina confermi i progressi visti nelle ultime settimane. Con un occhio al campionato (un mino di turnover ci sarà). Ma con la voglia di fare tutto, ma proprio tutto, per prendersi il primo posto.

Di
Redazione LaViola.it