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Immaginare per Luca Ranieri una chance dal 1’ contro il West Ham oggi non è così assurdo. Lo è molto di più pensando a quel che è stato il suo percorso all’inizio di questa stagione. Luca Ranieri ne ha bruciate di tappe. Non convocato per Moena, poi aggregato nella seconda settimana. Cyclette, palestra e poco altro. Poi un’occasione creata dalle liste. La permanenza in viola ed una scalata continua. Scrive La Nazione.
Oggi, dicevamo, Ranieri può guardare a Praga con grande fiducia. Un po’ perché Italiano ne ha spesso tessuto le lodi, un po’ perché i suoi competitors (Quarta ed Igor) non stanno attraversando un periodo di forma brillante. Dalla sua ha un mancino educato in fase d’impostazione e diverse partite pesanti giocate al fianco di Milenkovic.
Come le trasferte in casa di Lazio e Juve in campionato o come l’ora di gioco finale nella battaglia di Basilea. Arcigno, non paga l’emozione. Qualche scivolone c’è stato. Ma considerando da dove è partito oggi parlare di lui in questi termini è un successo. Sicuramente suo personale, ma anche di mister Italiano e dello staff.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
																	 
									 
									 
																	 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it