Rassegna Stampa
Conference League, in allarme per Jack Bonaventura
Il centrocampista della Fiorentina sarà in dubbio fino all’ultimo per la semifinale di ritorno contro il Club Brugge. In caso di forfait, al suo posto Arthur
Era stato programmato tutto nei minimi dettagli, scrive il Corriere Fiorentino. Rotazioni, minutaggi, allenamenti, riposo. Del resto che la partita più importante di questo finale di stagione fosse quella di domani era abbastanza evidente e non c’era bisogno della gara col Verona per averne conferma. Tutto programmato, così come i minuti concessi ai vari Mandragora (per rimetterlo in moto dopo il problema alla schiena), Belotti, Kouame e Bonaventura. E qua, come spesso capita, ci si è messa di mezzo la sfortuna. Una fitta, una smorfia di dolore, il timore di aver rimediato un infortunio muscolare proprio nel momento determinante della stagione e alla vigilia del match più importante.
«Aveva una gran voglia di entrare e dovevamo dargli 20-25 minuti per non far calare la condizione», ha spiegato Italiano domenica a chi gli chiedeva come mai lo avesse buttato dentro. I dati insomma non facevano pensare ad alcun rischio e anzi, al contrario, la tabella di marcia per Jack prevedeva proprio uno spezzone di partita per tirarlo a lucido. Il rischio zero però non esiste e oggi il mister si ritrova con un enorme punto interrogativo pensando alla trasferta in Belgio. Un dubbio, quello sulla possibilità o meno di recuperare Bonaventura, che si risolverà soltanto all’ultimo.
Come sempre in questi casi comunque sarà determinante il colloquio tra il giocatore e l’allenatore con Italiano che prima di decidere se mandarlo in campo dall’inizio vorrà (ovviamente) ampie garanzie. Se Jack sentirà buone sensazioni e darà la propria disponibilità sarà titolare altrimenti, al suo posto, spazio molto probabilmente ad Arthur. L’idea infatti era quella di giocarsela con un centrocampo un po’ più muscolare rispetto alla gara d’andata e quindi con l’inserimento di Mandragora al posto del brasiliano.
Per il resto le scelte sembrano fatte, con un unico ballottaggio aperto tra Kayode (favorito) e Dodo e con la speranza che il riposo di Verona abbia fatto bene agli 11 titolari che Italiano ha scelto di schierare nella partita più dura, quella che rischia di valere una stagione, la sua ultima sulla panchina della Fiorentina.
