La vittoria della Conference League dei viola permetterebbe al campionato italiano di mandare in Europa anche la nona classificata
Era stato per primo Cesare Prandelli, nel 2005, a sperare che la Fiorentina potesse con il tempo diventare la seconda squadra del cuore di tutti gli sportivi italiani e la sensazione è che in questo finale di stagione, se pur per ragioni del tutto diverse, saranno in tanti a fare il tifo per la formazione di Italiano. Scrive La Nazione.
Il motivo è semplice: un eventuale successo di Biraghi e soci nella finale di Atene del 29 maggio contro l’Olympiacos spalancherebbe infatti le porte non solo della qualificazione dei viola alla prossima Europa League (torneo che dalle parti del Franchi non si vede dal 2017) ma, in caso di arrivo dei gigliati all’ottavo posto in Serie A, garantirebbe alla Federazione italiana la partecipazione di ben nove sue squadre ai prossimi tornei Uefa, con la nona classificata in campionato che avrebbe diritto a giocare i playoff della prossima Conference.
Un effetto domino complesso sul quale, per la verità, da Nyon è stato a lungo tenuto un alone di mistero ma che nelle ultime ore è stato confermato anche dall’organo centrale del calcio europeo, che ha riconosciuto come l’esito della finale dell’Agia Sophia sarà decisivo nel decretare il numero di rappresentanti italiane nelle prossime manifestazioni internazionali.
Ad essere interessate a quanto accadrà tra Fiorentina e Olympiacos tra nemmeno dieci giorni sono in particolare due squadre
Il Torino, che con il successo per 3-1 di sabato sul Milan si è preso il nono posto, e il Napoli, che pur a secco di vittorie da sei turni (e sceso al decimo gradino dopo il 2-2 di Firenze) vede ancora una remota chance di confermarsi in Europa per il quindicesimo anno di fila. La graduatoria della Serie A parla chiaro: Fiorentina ottava con 54 punti, granata subito dietro a 53 e azzurri a tallonare le avversarie a quota 52 (ma le formazioni di Juric e Calzona, rispetto a quella di Italiano, hanno una gara in più).
Ecco che dunque l’ago della bilancia di quello che sarà l’epilogo di un campionato mai così prodigo in fatto di qualificazioni europee sarà proprio l’undici viola, che tuttavia oltre a dover vincere la Conference sarà chiamato per forza anche a piazzarsi all’ottavo posto (e non al di sotto) per «sbloccare» l’ambito slot numero nove.
Ad oggi, per confermare la posizione della scorsa annata, alla Fiorentina servirebbero almeno due punti nelle prossime gare con Cagliari e Atalanta ma un eventuale stop (o pari) del Torino nell’ultima giornata a Bergamo potrebbe facilitare il compito del club di Commisso, che a quel punto sarebbe certo dell’Europa con un segno X nei prossimi 180’.
Di
Redazione LaViola.it