Connect with us

Editoriali

Conference e Amrabat: la doppia attesa della Fiorentina. Tra 15 giorni si riparte: con quale rosa?

Barone e Italiano

I viola aspettano notizie da Nyon, ma anche che le big si muovano concretamente per il centrocampista. L’estate scorsa acquisti rapidi, quest’anno che squadra avrà Italiano al Viola Park?

Sono giorni di attesa per la Fiorentina. Di valutazioni, contatti, idee di mercato. Ma senza affondare il colpo in un senso o nell’altro. Del resto, si dirà, il calciomercato non è neanche ufficialmente iniziato. E anche le altre italiane, a parte alcuni colpi a zero già definiti, sono a trattative preliminari o poco più. Anzi, stanno pensando prima a cedere: il Milan con Tonali, l’Inter con Onana e Brozovic, la Juve con Vlahovic e Chiesa, più altri esuberi. Ma anche la Lazio, il cui mercato girerà con la vendita di Milinkovic-Savic, il Napoli con Osimhen, l’Atalanta con Scalvini e/o Hojlund. E la Fiorentina ha due motivi principali per essere in attesa.

ASPETTANDO LA UEFA. Il primo è ovviamente legato alla Uefa. E alla vicenda Juve. I bianconeri saranno confermati in Conference o saranno esclusi? O ancora, chiederanno una sorta di patteggiamento rinunciando alla terza competizione europea per ‘ripulire’ il dossier di Nyon? Decisioni erano attese per fine giugno, forse si andrà per i primi giorni di luglio. Per ora la Juve è iscritta tra le partecipanti alla Conference 2023/2024, ma la partita è ancora decisamente aperta. La Fiorentina, 8° classificata in campionato, aspetta. E da una parte ovviamente spera, avendo visto quanto la partecipazione alla terza coppa europea può influire sui bilanci di una stagione in caso di cavalcata di lungo corso. Mentre una parte di Firenze, pensando anche al trattamento riservato dalla Uefa sia a livello arbitrale che per episodi di violenza mal gestiti (con i tifosi, ma anche con vittime Bianco e Biraghi), è dell’idea che senza il ‘peso’ delle tante partite europee il discorso in campionato possa essere ben diverso e decisamente più agevole. Fatto sta che la società viola può adesso solo attendere, comunque consapevole che per crescere andare ancora in Conference, tra milioni (pochi ma preziosi, quasi una ventina quest’anno ad esempio) e palcoscenico europeo, può essere importante.

CON O SENZA CONFERENCE. Ovviamente con o senza Conference fa tanta differenza nella programmazione della nuova stagione. Non solo nella preparazione fisica, ma anche e soprattutto in chiave mercato. Perché la prospettiva di poter giocare nuovamente fino a 60 partite (magari, vorrebbe dire arrivare ancora in fondo… semmai con esito diverso) presupporrebbe una rosa di livello nel numero e nella qualità tecnica. Cosa che a volte, specie nella prima parte di stagione, ha penalizzato la Fiorentina. Senza Europa, chiaramente, basterebbe una rosa meno profonda ma con innesti comunque di qualità nell’ottica, condivisa tra società e tecnico, di migliorare i reparti carenti. Ovvero soprattutto l’asse centrale: portiere, difensore centrale, mediano/regista e centravanti.

CHI ARRIVA CON I SOLDI? Il secondo punto di attesa riguarda un tassello importante di quest’asse centrale. Ovvero Sofyan Amrabat. Il centrocampista si è impegnato da professionista fino alla fine, ma per ambizione vuole una grande europea che faccia la Champions. L’ha sempre detto e ribadito, anche in passato. Specie alla luce del grande Mondiale e della più che buona stagione disputata con la Fiorentina. Lui ha fretta di definire il proprio futuro, spinto anche dal procuratore e dal ct del Marocco, che a più riprese l’hanno ‘sponsorizzato’ ai grandi club. La Fiorentina può andare nella stessa direzione: prima si risolve la questione, meglio è. Ma alle condizioni della società. Ovvero, dai 30 milioni in su. Qui sta il ‘problema’, evidenziato anche in Spagna con chiarezza: ad oggi in pochi hanno quei soldi da investire su un giocatore del genere. Per il Barcellona Amrabat non è la priorità, per l’Atletico potrebbe esserlo ma al momento non può trattare su quelle cifre. Bayern Monaco, Liverpool e Tottenham, già attive sul mercato, potrebbero senza troppi problemi arrivare alla richiesta viola. Ma chi ha l’interesse a spingere ora in una situazione del genere? Se l’asta non si accende, a tutti conviene aspettare. La situazione può certo sbloccarsi da un momento all’altro, ma la svolta non pare vicinissima. Con tutto ciò che ne consegue.

QUINDICI GIORNI. Perché tra 15 giorni parte ufficialmente la nuova stagione, con il ritiro al Viola Park fissato al 12 luglio. Lo stesso Amrabat non ci sarà, al pari di Milenkovic, Gonzalez e Kouame perché impegnati in Nazionale nei giorni scorsi. Come spesso accade la volontà sarebbe quella di regalare al tecnico i primi colpi per l’inizio della preparazione, la realtà però è tante volte diversa. La Fiorentina l’anno scorso fu brava a far arrivare in tempi brevissimi Jovic, Mandragora, Gollini e poi Dodo, già a Moena. Quanto ci abbiano messo tutti ad integrarsi è cosa nota. Insomma, sarebbe utile inserire i nuovi il prima possibile. Ma appunto senza vendere Amrabat è difficile, ad esempio, far entrare il nuovo regista/mediano, così come senza cessione di uno tra Jovic o Cabral complicato pensare di prendere subito un centravanti. Discorso simile anche sulle fasce: anche con la partenza di Saponara, restano ad oggi cinque esterni. O in difesa: se non parte Igor verrà preso un centrale importante?

LA ROSA PER ITALIANO. Che Fiorentina ci dobbiamo quindi attendere tra due settimane? Tante le situazioni da risolvere in uscita, propedeutiche alle entrate. Ad oggi i portieri sono Terracciano e Cerofolini, con i giovani Martinelli e Vannucchi a completare il quadro. In difesa spazio al rientrante Niccolò Pierozzi (sarà uno dei più attenzionati in ritiro, anche se c’è da valutare il problema fisico che lo ha costretto a rinunciare all’Europeo U21) e a Dodo sulla destra, ma anche il gemello Edoardo Pierozzi è un profilo interessante. Sulle fasce anche il giovane Favasuli ricevette complimenti lo scorso anno a Moena, e poi c’è il promettente Kayode, spesso aggregato in Prima Squadra. A sinistra Biraghi più Terzic (in bilico se non rinnova), al centro Milenkovic, Quarta, Ranieri e Igor, in attesa del mercato. A centrocampo, aspettando Amrabat, ci sono Mandragora, Castrovilli, Duncan, Bonaventura, Barak, il nuovo acquisto Sabiri, il rientrante Benassi, forse Bianco se non sarà ancora stato ceduto in prestito. E chissà se giovani come Fiorini e Corradini non possano essere valutati dopo la discreta annata in prestito.

ATTACCO E GIOVANI. E poi l’attacco. Dove Cabral è senz’altro migliorato molto negli ultimi mesi senza però convincere in tutto e per tutto, dove Jovic deve dimostrare di poter raccontare una storia diversa con un anno in più di Fiorentina sulle spalle. C’è il rientrante Kokorin (destinato ad andare altrove dopo l’ottima annata a Cipro), c’è il jolly Kouame che al pari di Gonzalez arriverà intorno al 19 luglio a Firenze. E sulle fasce poi Sottil e Brekalo, chiamati ad una preparazione importante dopo una stagione non semplice per motivi diversi, e ancora Ikoné. Non ci sarà ovviamente Saponara, che ha salutato così come Venuti e Sirigu. Ma davanti anche giovani che la Fiorentina vuole valutare, su tutti Munteanu, rientrante dal campionato vinto con il Farul Constanta, che però potrebbe avere almeno una settimana di permesso in più perché è ancora impegnato nell’Europeo Under 21. Così come Fruk, autore di una buona annata in prestito in Croazia. Probabili nuove esperienze in prestito per gli altri giovani di rientro, da Gori a Spalluto, da Egharevba ad Agostinelli. Ma anche per l’esterno Ferrarini, per i difensori Dutu e Frison, più possibilità di restare in ritiro potrebbe averle Dalle Mura. E poi chi potrà ‘salire’ dalla Primavera, da Lucchesi a Distefano, da Amatucci a Krastev, fino a Toci. Del resto, il Viola Park, nelle idee della società, dovrà servire proprio a questo: ridurre le distanze tra giovani e ‘grandi’.

45 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

45 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

45
0
Lascia un commento!x