Il noto giornalista: “Kean e Piccoli devono studiarsi tutti i movimenti di Dzeko, non solo in allenamento ma anche quando fa colazione”
Il giornalista di Sky Sport Paolo Condò è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “Comuzzo? Spero per lui che rifiuti l’Arabia Saudita. Non ho nulla in contrario quando si parla di giocatori che hanno superato i 30 anni e, giustamente dal loro punto di vista, vanno a raccogliere l’ultimo contratto a cifre che solitamente sono fiabesche. Invece, trovo che un difensore di qualità e prospettiva come Comuzzo debba restare in Italia, e se non in Italia in Europa, per completare il suo percorso di crescita. Comuzzo ha una proiezione da nazionale italiana, ma deve ancora diventare il giocatore che può diventare”.
PIOLI. “È arrivato con uno status diverso da quando lasciò Firenze: tutti gli allenatori quando vincono uno scudetto cambiano automaticamente lo status. Lo scudetto è l’ultimo piolo di una scala il cui ultimo gradino è ben più distante degli altri. Lui l’ha salito con una squadra che non era la più forte di quella stagione, il suo Milan. Da lì in poi cresce la pressione su di te: dalle squadre di Pioli io ora mi aspetto sempre bel gioco e competitività assoluta. Però, non puoi chiamare Pioli e dirgli: ‘Adesso ti arrangi’. Devi fornirgli il materiale per metterlo a suo agio. A me la Fiorentina piace molto, con Piccoli dietro o magari accanto a Kean. È arrivato Dzeko, ora va di moda portare il ‘nonno’ con un grande passato e con una grande classe. Però, secondo me sono operazioni che trovano un senso quando accanto a lui metti giocatori giovani che possano imparare dal suo magistero. Non so quanta benzina sia rimasta nel serbatoio di Dzeko, aspetto di vedere qualche partita per farmi un’idea. Però so che Kean e Piccoli devono studiarsi tutti i movimenti di Dzeko, non solo in allenamento ma anche quando fa colazione”.
OBIETTIVI FIORENTINA. “Una richiesta obbligata alla Fiorentina è di vincere la Conference League, anche perché quest’anno non ci sono corazzate come il Chelsea l’anno scorso. Quest’anno deve vincere: è arrivata troppe volte a Roma senza vedere il Papa. Già questo sarebbe un grande risultato. In campionato, bisogna andare molto a spanne dopo la prima di Serie A. Anzi, non la prendo nemmeno in considerazione. Ai nastri di partenza, la Fiorentina è in quella fascia di squadre che fanno un bel campionato e possono approfittare di qualcuna davanti che floppa. Penso che l’Atalanta avrà un contraccolpo della perdita di Gasperini, penso che la Lazio si risolleverà ma non al punto da lottare per la Champions, sono curioso di vedere cosa fa la Juventus. Napoli e Inter le vedo certamente nel quartetto Champions, poi ci sarebbero Juventus, Milan, Roma, la Fiorentina e il Como. Secondo me, Atalanta, Bologna e Lazio sono un po’ sotto rispetto al solito”.

Di
Redazione LaViola.it