Rassegna Stampa
Condizione e scelte, la Fiorentina cade a Leicester. Ancora molto lavoro da fare
Pioli schiera tanti giovani e seconde linee, le Foxes invece già in forma campionato sfondano sulle fasce
Imballata e inventata. Il 2-0 con cui la Fiorentina è uscita sconfitta dal King Power Stadium contro il Leicester ha confermato che il lavoro che dovrà fare Stefano Pioli con la sua nuova squadra è ancora molto ma certo, nel ko che ha aperto il tris di test inglesi dei viola, tanto la componente fisica quanto le scelte nell’undici di partenza hanno avuto un ruolo preponderante. Così scrive La Nazione.
UNO-DUE. La formazione di Cifuentes, nobile retrocessa della Premier, tra sei giorni inizierà la sua stagione in Championship e dunque si è presentata in una condizione decisamente migliore al cospetto di Mari e soci, stravolti nella formazione iniziale in virtù dell’imminente appuntamento di martedì con il Nottingham Forest. Gli inglesi hanno iniziato subito a sfondare sulle fasce, poi un uno-due che ha affossato i viola. Difficoltà soprattutto sugli esterni di centrocampo, dove Fortini è stato sostituito dopo 31′ (ma solo per una questione di minutaggio) e Parisi è parso troppo leggero nelle letture: da una sua palla persa è nato infatti il vantaggio del Leicester, che ha permesso a Ayew di siglare l’1-0 dopo una deviazione in area di Marì, autore comunque di una prova discreta. La Fiorentina non ha saputo controbattere, con la fase di impostazione affidata all’inedito tandem Bianco-Sabiri che ha lasciato a desiderare.
CAMBI. Davanti pochissimo da raccontare, con il solito macchinoso Beltran provato come punta che non è stato supportato in modo adeguato. Nella ripesa Pioli ha gettato nella mischia a poco a poco tutti big, a cominciare da Fagioli per poi proseguire con l’artiglieria pesante (da Kean, Dzeko e Gudmundsson – che hanno ricomposto il terzetto ultra-offensivo visto a lungo al Viola Park – fino a Dodo e Gosens). Il risultato però non è cambiato, a causa anche di un rigore solare non dato per fallo di mano di Okoli.