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Con la Roma Pioli dovrà rinunciare a due titolari. Laurini, non ci voleva: Gaspar non convince. Chi al posto di Thereau?

È tempo di archiviare la brutta sconfitta subita a Crotone. Purtroppo, sulla strada della Fiorentina il calendario della Serie A propone un’avversaria tutt’altro che agevole come la Roma di Di Francesco. Non la migliore delle squadre da affrontare per riprendersi da una partita storta.

Da non sottovalutare il fatto che domenica ai viola mancheranno due titolarissimi (per fortuna il giudice sportivo non ha sanzionato Veretout per la discussione con il raccattapalle) di questa prima parte del campionato gigliato, cioè Thereau e Laurini. Due giocatori che avrebbero fatto molto comodo contro un’avversaria del valore dei giallorossi, soprattutto in virtù degli uomini chiamati a sostituirli. A preoccupare, in questo senso, è soprattutto l’assenza del terzino destro ex Empoli: non tanto perché abbia dimostrato doti strepitose, quanto per la sua applicazione nella fase difensiva e la sua esperienza nel calcio italiano.

Il giocatore chiamato a sostituire il francese, Bruno Gaspar, finora è apparso abile nell’accompagnare la fase di spinta della Fiorentina, ma in difficoltà nel contenere le sortite offensive degli avversari, soprattutto in marcatura. Considerando che se la dovrà vedere con calciatori del calibro di El Shaarawy o Perotti, va da sé che il popolo viola sia alquanto preoccupato del tipo di impatto che il portoghese potrebbe avere sulla gara.

Con la Roma mancherà anche l’attuale capocannoniere della Fiorentina, Cyril Thereau. Ad oggi è difficile prevedere se Pioli tornerà a schierare Gil Dias dal primo minuto (come accaduto contro Inter e Atalanta) oppure insisterà su Eysseric. Il portoghese è in leggero vantaggio. Possibili sorprese? Escludendo un rientro di Saponara (candidato ad essere ospite nella prossima puntata di Chi l’ha visto), dato l’atteggiamento a dir poco prudente mostrato dal tecnico viola con i giovanissimi in rosa, pare arduo immaginarsi lo schieramento a sorpresa di un Lo Faso piuttosto che di un Hagi (Zekhnini è il più arretrato nelle gerarchie); soprattutto in vista di un avversario complicato come la Roma.

Tuttavia, mai dire mai: chissà che Pioli non stupisca tutti inserendo un giovane di poca esperienza sullo stile di Paulo Sousa, quando l’anno scorso alla prima di campionato contro la Juventus tirò fuori il coniglio dal cilindro schierando un Federico Chiesa alla prima presenza in Serie A.

L’allenamento a porte aperte al Franchi (ore 14.30) magari potrà dare qualche risposta, anche se solitamente in queste occasioni gli allenatori mostrano poco o nulla dei loro futuri intenti. Sempre gradite queste iniziative, sebbene nel calcio moderno si verifichino sempre più di rado. Tuttavia, con una squadra nuova che ancora deve legarsi alla città di Firenze, qualsiasi avvicinamento verso i tifosi è il benvenuto.

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