Classica partita complicata contro la Lazio (mai battuta da Italiano) ma che se vinta può valere più dei tre punti in classifica. I tifosi attendono una reazione dopo la contestazione di Empoli
Restare lì agganciati con le unghie e con i denti a quel treno che corre. L’obiettivo per la Fiorentina è fin troppo chiaro. Qualcuno scappa, qualcun altro meno. Ancora c’è la possibilità di non gettare alle ortiche il campionato, in attesa poi di vedere quel che accadrà nelle due coppe. Ma per trasformarla nella stagione dei rimpianti c’è tempo. E’ un po’ il mantra che si sono ripetuti anche i tifosi dopo Empoli. La ‘sveglia’ a squadra e società ha fatto rumore (dopo i confronti pacati dei giorni precedenti) adesso la speranza è che abbia fatto effetto sul gruppo. E che i risultati si vedano già da stasera. D’altra parte la Fiorentina non può essere così brutta come hanno mostrato le ultime recite. Mercato o non mercato, fino a dicembre si è vista una squadra sicuramente con dei limiti, ma battagliera, determinata e – soprattutto – continua.
I tifosi hanno chiesto prima di tutto impegno e attributi. Entusiasmo e nessun muso lungo. La settimana si è incanalata su questo solco, almeno a giudicare da quello che ha mostrato il club sui propri profili social. Poco, certo, però si è visto ad esempio un Nico Gonzalez particolarmente pimpante, così come Beltran (uno dei più in palla in questo momento). Si è visto lo sguardo deciso di Bonaventura e pure Arthur completamente in gruppo. Recuperare al 100% loro tre vorrebbe dire essere a metà del lavoro. All’ultima versione della Fiorentina è mancata personalità. Cinismo. Leadership. Tutte caratteristiche che avevano messo in campo proprio loro. Oltre ai gol. Chiaro. Perché una volta che si sono inceppati (per problemi vari) Nico e Jack sotto porta, la luce si è spenta.
Al Franchi saranno in 25.000 a spingere i ragazzi di Italiano (2.000 sono i tifosi segnalati in arrivo da Roma). L’appoggio durante la gara sarà totale, poi starà alla Fiorentina (intesa come squadra) trasformare i fischi (di Empoli) in applausi dopo il 90′. Al di là del risultato servirà la classica prova vera. Convincente. Intensa. Ormai solo le vittorie possono ricreare l’entusiasmo che c’è stato intorno alla squadra fino a Capodanno. Scontri diretti in Serie A uno via l’altro. Sicuramente difficili, ma il rovescio della medaglia è doppio. Vincere certe partite vale spesso di più dei tre punti. Quella di stasera è una di queste.
Di
Alessandro Latini