Thiago Motta criticato e al bivio, ma la Fiorentina deve restare aggrappata al treno per l’Europa in campionato
Per capire se la qualificazione ai quarti di Conference sia stata la svolta tanto attesa da Raffaele Palladino e dai suoi, sarà necessario comprendere quanto andrà in scena questo pomeriggio. Alle 18, al Franchi, arriva la Juventus ancora frastornata per le quattro reti incassate dall’Atalanta all’Allianz che, in un colpo solo, ha sbattuto fuori i bianconeri dalla paventata lotta scudetto, ridimensionato la già deludente stagione di una squadra che ha speso decine di milioni sul mercato per poi ritrovarsi fuori da tutto (Champions e Coppa Italia comprese) ed esposto il tecnico Thiago Motta a pesanti critiche su ogni fronte. Non è il solo responsabile, sia chiaro, e anche a un certo Dusan Vlahovic saranno fischiate le orecchie. Così scrive La Repubblica.
DI PIU’. La vittoria di giovedì scorso, quella che ha ribaltato il Panathinaikos merito soprattutto di un gran primo tempo, ha restituito fiducia e autostima alla Fiorentina proprio alla vigilia della sfida coi bianconeri che oltre alla storia, alla gloria e all’orgoglio, stavolta vale qualcosa in più. Oltre alla Conference, infatti, l’obiettivo è rimettere in piedi il campionato prima della sosta per le nazionali. Perché altrimenti i viola rischiano di rimanere fuori dalla porta d’accesso per l’Europa. Se a Napoli qualche segnale è stato colto, specie nella ripresa, anche contro i greci Palladino ha dovuto fare i conti con una spiacevole costante degli ultimi mesi. La discontinuità. Di rendimento, di intensità, di concentrazione, di equilibrio all’interno della stessa gara. Un solo tempo e poco più.
Di
Redazione LaViola.it