Lo stile di gioco è simile a quello dell’Atalanta: intensità e attacco con tanti uomini. La Fiorentina è chiamata a reagire dopo lo spavento di Conference
A metà tra uno spavento, quello vissuto giovedì scorso contro il Lech Poznan, e in attesa di un’altra sfida decisiva, la semifinale di ritorno di coppa Italia con la Cremonese di giovedì prossimo, la partita di oggi contro il Monza rappresenta comunque una gara spartiacque per il cammino europeo della Fiorentina attraverso il campionato. Con otto giornate da giocare e con i 15 punti restituiti, momentaneamente, alla Juventus la settimana ha visto i viola tornare a sette punti, otto per lo scontro diretto, dal settimo posto, attualmente occupato dall’Atalanta. Così scrive La Repubblica.
REAZIONE. Nelle ultime quattro partite, anche se è stata centrata la qualificazione in semifinale di Conference, è arrivata solo la vittoria dell’andata europea a Poznan. Poi i due pareggi con Spezia e Atalanta e il ko con il Lech in casa. In trasferta in Serie A i viola non prendono gol da tre partite, dove hanno sempre vinto. All’andata il Monza andò sotto con il gol di Cabral, poi rimontò e rischiò di vincere. Era gennaio, le cose sono cambiate. La squadra di Palladino è squadra che difende alla Gasperini, uomo su uomo e in maniera compatta, ma sa palleggiare e attaccare con tanti uomini. Servirà una Fiorentina con la gamba e l’intensità messa in campo con l’Atalanta, con l’attenzione in difesa dei giorni migliori e con il cinismo offensivo di chi riesce a concretizzare le occasioni create.
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Redazione LaViola.it