Per il 2005 viola un’annata incredibile, da punto fermo per Palladino al primo gol (bellissimo) nella ‘sua’ Udine
Una storia speciale, un finale inaspettato: i titoli di coda della stagione 2024-25 hanno regalato un ultimo colpo di scena sull’annata, già di per sé memorabile, di Pietro Comuzzo. Per il classe 2005 è arrivato il primo gol da professionista, per di più a Udine, a 20 km da dove è nato. Così scrive il Corriere Fiorentino.
GOLAZO. Sul cross di Richardson dal cilindro di Comuzzo è uscito un pregevole colpo di tacco che ha beffato Okoye. Una giocata evidentemente fuori dal repertorio del centrale viola ma che, nella sua eccezionalità, riesce a fotografare la straordinarietà del percorso di Comuzzo e a chiudere un cerchio apertosi lo scorso 17 agosto, giorno della prima giornata del campionato.
TAPPE BRUCIATE. E’ con Raffaele Palladino che il classe 2005 ha bruciato le tappe riuscendo, in una singola annata, a prendersi la titolarità e la continuità, la prima convocazione con la maglia della Nazionale e poi il rinnovo di contratto. Il tutto partendo proprio dall’estate scorsa e dalla prima gara del campionato al Tardini, un incipit da cui Comuzzo ha poi collezionato presenze su presenze, fino a raggiungere quota 44 con la partita di Udine. La corte del Napoli rispedita al mittente, poi il minutaggio ridotto con l’arrivo di Pablo Marì e il passaggio della difesa a tre. Ma il giovane viola si è ritagliato uno spazio importante in Conference, fino al rinnovo e al gol di ieri. Aspettando anche l’esordio in Nazionale.
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Redazione LaViola.it