L’ex terzino destro viola: “La Fiorentina deve fare una gara aggressiva per non avere probemi difensivi”
L’ex terzino viola Gianluca Comotto è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno per parlare di Fiorentina, impegnata stasera nella semifinale di riorno di Conference League in casa del Club Brugge. Queste le sue dichiarazioni: “Stasera è un impegno non semplice. Ho guardato bene il Brugge all’andata, è una squadra impegnativa, che mi ha fatto una buona impressione. La Fiorentina dovrà sbagliare poco o nulla. Il fattore campo nelle gare europee conta parecchio. Resta il fatto che la Fiorentina ha tutte le armi per passare questo turno, molto dipenderà da se stessa. Certe amnesie vanno messe da parte perché il Brugge può fare male”.
SCORIE NEGATIVE POST VERONA. “Quella era una partita in cui, comprensibilmente, la testa era da un’altra parte. Penso che sia dimenticata. Certo, per non avere problemi difensivi la Fiorentina deve fare una gara aggressiva. Quando riesce ad aggredire e non lasciare spazi al rilancio dell’avversario allora diventa una squadra che riesce a far bene anche difensivamente, quando viene a mancare quella pressione in avanti i difensori vanno in difficoltà, perché spesso sono lasciati a loro stessi”.
RIPARTENZE DEL CLUB BRUGGE. “È una squadra rapida, con caratteristiche tipiche delle squadre provenienti dal Belgio, con queste ali che attaccano e sono molto veloci. La Fiorentina non è una squadra in grado di mettersi dietro ad aspettare, non è il gioco di Italiano, quindi dev’essere brava ad avere un’intensità elevata per tutta la partita. Per intensità intendo sia il lato fisico che mentale, ovvero la concentrazione”.
CENTROCAMPO. “Da difensore, a me piaceva avere davanti centrocampisti che facevano filtro. Però bisogna anche capire le condizioni fisiche che non conosco. Sono partite in cui bisogna far giocare gente che sta bene. Bonaventura non al meglio? Uno si può anche lasciare lo slot a partita in corso, magari non può giocare per 90′ ma anche in meno tempo lui è uno che la giocata te la può tirar fuori, magari ancora di più quando l’avversario è stanco”.
DODO O KAYODE. “Al di là della Fiorentina, il ruolo di terzino destro è un po’ scomparso. Ci si inventa questa difesa a tre perché di ‘quarti’ di destra non esistono più. Lo stesso vale per i viola: Dodo e Kayode sono due giocatori più di spinta. Credo che stasera Italiano punterà su Dodo, che ha più esperienza”.

Di
Redazione LaViola.it