Lunga chiacchierata del presidente della Fiorentina a La Nazione. Tanti temi toccati dalle infrastrutture al campo, con l’obiettivo di Rocco
Rocco Commisso ha parlato a La Nazione. Una lunga chiacchierata che ha toccato tanti temi caldi per il presidente e la Fiorentina. Come ad esempio la questione stadio.
L’ipotesi di ristrutturare il Franchi ti piace? “Era la mia prima idea, ti ricordi? Ma io ora dico: lo stadio è di proprietà dello Stato da 90 anni, e dunque possono prendere i soldi dallo Stato e ristrutturarlo, se vogliono. Per me è pure meglio. Ma perché hanno aspettato Rocco per dire che devono ristrutturarlo? Perché non hanno fatto un concorso internazionale? Perché non hanno ingaggiato prima i vari Fuksas, i vari Renzo Piano per disegnare il progetto? Qui tutto è utile per criticare. Ma alla fine ho capito qual è il punto a cui vogliono arrivare“. E qual è? “Questo: ora qualcuno vuole rifare il Franchi con i soldi di Rocco, ora qualcuno ha interesse non solo a controllare Rocco, ma anche a guadagnare coi soldi di Rocco“. Dici che ti vogliono usare? “No, vogliono che altri prendano decisioni al posto mio”.
Qual è il ricordo più bello di questo anno e mezzo? “I tifosi, le serenate al Savoy, il primo giorno al Duomo, il mio regalo del Centro Sportivo“. E come squadra? “Ci sono stati up and down, e poi dopo c’è stato il Covid“. Ma la tua azienda è andata meglio nei mesi della pandemia. “Mediacom lavora con la banda larga, e quindi sì: è stato un periodo molto buono per i nostri affari“.
Cosa vuole fare da grande Rocco Commisso? “Vincere qualcosa qua. È la mia ultima impresa, la mia ultima sfida. Non ho fallito mai, you know, hai capito?“.
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Redazione LaViola.it