Una sorta di derby del dollaro tra i due presidenti di origini italiane che tra Usa e Canada hanno costruito i rispettivi imperi
Focus sul parallelismo tra Rocco Commisso e Joey Saputo, presidenti di Fiorentina e Bologna, stamani sulla Gazzetta dello Sport. Vengono dall’America, e dal Nord America, e cercano l’Europa. Origini italiane (da Marina di Gioiosa ionica a Montelepre, dalla Calabria alla Sicilia), più estroverso uno (Rocco) dell’altro (Joey), caratteri molto diversi, lavorano per il proprio mondo industriale ma anche per quello calcistico: e sono considerati, a New York (Cosmos) e Montreal (Impact), a Firenze come a Bologna, persone e presidenti sui quali poter fare affidamento.
DERBY DEL DOLLARO. Rocco Commisso da una parte, Joey Saputo dall’altra, le tante esternazioni dell’uno e quelle più rare e misurate dell’altro: è il derby dell’Appennino, come no, ma è anche quello fra due “ragazzi” che ce l’hanno fatta e conducono imperi (di famiglia e non) grandi così, impegnativi così. Rocco ha speso 300 milioni, Joey 160 milioni dal 2014 ma è pronto a dare di più per il restyling del Dall’Ara che gli costerà altri 70 milioni; Rocco insegue il nuovo stadio da regalare a Firenze e chissà se…
PROMESSE. «Rocco non fa promesse che non può mantenere». La visione di Commisso è dentro il motto con cui si presentò a Firenze. Perché se a quasi 70 anni il 383esimo uomo più ricco del mondo, classifica di Forbes alla mano, decide di comprare la Fiorentina, lo fa con motivazioni chiare: dare gioia al popolo viola. «Come voglio essere chiamato? Rocco, io sono solo Rocco». Uomo fiero delle proprie origini: attaccato al passato ma proiettato, da sempre, nel futuro. Il marchio Mediacom lo testimonia. Certo con il calcio, in Italia, le cose si complicano.
BATTAGLIE. «Con un occhio guardo il campo, con l’altro il resto» ad esempio le infrastrutture. Molte le energie spese da Rocco su questo tema. Il sogno di costruire un nuovo stadio, o almeno rivoluzionare il vecchio Franchi per rendere la Fiorentina competitiva con i top club europei, al momento pare più un incubo. «La burocrazia sta uccidendo l’Italia» disse rimpallando tra un area (Mercafir) e l’altra (Campi Bisenzio). Va decisamente meglio con il nuovo centro sportivo che sorgerà a Bagno a Ripoli. Oltre 300 i milioni già spesi in poco più di un anno a dimostrazione dell’ambizione. Molte le altre battaglie già intraprese. Come quella per consentire ai tecnici di chiamare il Var, su modello americano. Rocco è un motore che per girare al massimo ha bisogno di carburante particolare. Il calore della gente. Sentimento ricambiato.
BOLOGNA. Joey Saputo, nato in Canada, ha subito conquistato Bologna senza spargere follie: ha acquisito il club, ne è diventato presidente, s’è preso subito la promozione in A, poi ha vissuto una fase di flessione dovuto a risultati stagnanti e da quando è arrivato Mihajlovic ha intrapreso una seconda giovinezza calcistica. «A Bologna stiamo facendo sempre meglio – ha detto recentemente -: il nostro obiettivo non è salvarsi; è andare in Europa». Rocco e Joey: molto diversi caratterialmente ma stesso indirizzo futuro.

Di
Redazione LaViola.it