Sul Corriere dello Sport – Stadio si parla dell’attesa di Commisso per il CdA della Fiorentina, dove si deciderà il futuro viola.
Prima le notizie da Firenze, poi la partita della seconda squadra dei Cosmos. Sarà il sabato italiano di Rocco Commisso, 69 anni, l’americano di origine calabrese indicato come possibile acquirente della Fiorentina. Domani il fondatore di Mediacom attenderà il cda straordinario convocato da Diego Della Valle e poi, in serata, potrebbe seguire la squadra B impegnata nella sfida di campionato contro l’Hartford City. Ci andrà da futuro presidente della Fiorentina di Chiesa? E’ l’interrogativo del Corriere dello Sport – Stadio.
CALCIO. Incontrare Commisso non è difficile: dove c’è una partita, se gli impegni glielo permettono, lui è lì, seduto sui gradoni, sorridente, in mezzo ai tifosi. Ama il calcio, si interessa a tutte le partite, segue anche il campionato italiano da anni. Se lo incontrate e gli chiedete della Serie A, è possibile che citi nomi ed episodi anche di partite di trent’anni fa. Della Fiorentina ricorda ancora la squadra che sfiorò lo scudetto nell’82 proprio contro la sua Juventus. Parla di Antognoni, Bertoni, Passarella e Socrate come se li avesse visti il giorno prima, e lo stesso vale per Baggio e Batistuta. È molto probabile che abbia visto sul suo cellulare le immagini del tifo della Fiesole, quelle girate dal suo uomo di fiducia, Joe Barone, apparso in tribuna vip domenica.
ATTESA. Commisso è in attesa di conoscere ufficialmente la posizione dei proprietari della Fiorentina, tra la voglia di Diego di vendere e quella di Andrea che non vorrebbe. Dopo il ritorno dall’Italia di Barone, è calato il silenzio nel quartier generale di Mediacom, a Chester, nord di New York. L’entourage dell’imprenditore ha chiuso i ponti. Ma non c’è nessun pessimismo. Se non fossero uscite le indiscrezioni sulla trattativa, forse il cda si sarebbe svolto già lunedì mattina, il giorno dopo la fine del campionato. Domani, le borse sono chiuse e questo potrebbe non essere un dettaglio. Anche a New York sono arrivate voci su altre offerte, ma nessuno ha voluto commentare. Rispetto a un anno fa, quando Commisso si vide sfilare il Milan all’ultimo momento, la trattativa con Della Valle è in una fase più avanzata: c’è un pre-accordo con tempi di scadenza, metà giugno, entro cui chiudere.
TRATTATIVA. Le cifre non sarebbero quelle rivelate dal New York Times, che si aggirano sui 150 milioni di dollari (poco più di 130 milioni di euro), ma molto di più, almeno intorno ai duecento milioni di euro, meno di quanto Della Valle chiese un anno fa, nel primo contatto, trecento milioni. Le notizie di un Diego irritato per le anticipazioni finite sulla stampa, violando la clausola di riservatezza, soprattutto la mini intervista strappata a Commisso, pur se innocua potrebbero tradursi in un’oscillazione del prezzo finale.
IN CASO DI CHIUSURA… Se dal cda di domani dovesse arrivare il sì atteso, dicono a Wall Street, il passaggio avverrebbe in tempi molto stretti, per dare modo al nuovo proprietario di organizzare tutto, a cominciare dal mercato. Gli uomini sarebbero stati già individuati, e i nomi non sarebbero quelli apparsi su alcuni giornali. Il futuro di Federico Chiesa sarebbe legato al futuro della proprietà. Nessuno vuole acquistare un club perdendo, ancora prima di arrivare, il suo giocatore simbolo, anche se questo si tradurrebbe in una riduzione del prezzo.
Di
Redazione LaViola.it