Editoriali
Commisso ribadisce concetti noti, ma al tifoso interessa più il campo dei numeri
Il patron viola torna a parlare in conferenza stampa
Le parole di Rocco Commisso di ieri in conferenza stampa suonano come un déjà-vu, ma in realtà assomigliano maggiormente a un loop che si ripete. I concetti espressi sono più o meno sempre gli stessi già esternati dal presidente nelle precedenti uscite. Ecco perché è inutile analizzare le tante dichiarazioni di Commisso punto per punto. Limitiamoci ad alcuni concetti.
Senza incrementare i ricavi, la Fiorentina vivacchierà. Rocco lo ha detto fin dal primo giorno e ora ci tiene a ribadirlo. Così come ribadisce i (tanti) soldi investiti nella società e la sua refrattarietà alle critiche da parte di stampa e piazza. Insomma, niente di nuovo. E niente di sbagliato, visto che si tratta di opinioni personali legittime.
Nessuno ha mai messo in dubbio i soldi spesi da Commisso nella Fiorentina. Anche se dopo la cessione di Vlahovic forse ci si attendeva qualche investimento più corposo nel successivo mercato estivo, nessuno si azzarda a dire che l’italoamericano non abbia versato denaro nella società (da non dimenticare la sponsorizzazione ‘a fondo perduto’ di Mediacom sulle maglie).
Il punto è che al tifoso delle questioni economiche importa poco. Sicuramente meno di quelle di campo. Se la Fiorentina fa un’operazione capolavoro a livello economico ma indebolente a livello sportivo come la cessione di Vlahovic a gennaio (peraltro alla Juventus), ci sta che in tanti guardino al secondo aspetto e di conseguenza arrivino critiche. Se la Fiorentina decide di non riscattare quello che era stato il miglior giocatore della stagione, Torreira, è chiaro che inizialmente non possano che piovere critiche. In questo caso c’è però anche una ragione sportiva, ribadita dal presidente. Ci auguriamo che Amrabat continui su questi livelli per tutto l’anno.
Ci sta che i tifosi non capiscano l’importanza o il valore dei numeri. Non è quello il ruolo primario del tifoso, che invece può sentirsi libero di criticare se al posto di Vlahovic ci si ritrova Piatek e Cabral e al posto di Chiesa arriva Callejon. Il tutto, ovviamente, senza scadere nelle offese, che purtroppo sono all’ordine del giorno dall’avvento dei social a questa parte. Detto questo, va però ricordato che la Fiorentina è anche dei tifosi. I tifosi hanno il diritto di esprimere la propria opinione nei limiti della correttezza. Per questo, nonostante l’attacco diretto del presidente Commisso nei confronti di LaViola.it, continueremo a dare spazio a chi vorrà esprimere la propria opinione, ritenendo sacrosanta la libertà di espressione.
Ecco perché, arrivati all’ennesima conferenza in cui in primo piano ci sono i soldi (importantissimi ma ormai ridondanti) e gli attacchi alle critiche ingiuste, in tanti gradirebbero una conferenza in cui davanti a tutto c’è il pallone. Peraltro, si può anche fare bene calcio con limitate risorse. È di certo più difficile, ma di esempi ce ne sono. Non si può puntare allo scudetto, ma si può far bene anche ‘vivacchiando’ a livello economico. Di sportivo, Commisso ha accennato all’obiettivo della stagione: fare meglio dell’anno scorso. Ovvero, arrivare nuovamente in Europa.
Infine, le infrastrutture. Anche sul fronte nuovo Franchi in realtà c’è ben poco di nuovo. Occorrerà aspettare l’incontro con Arup per capire qualcosa di più sulle volontà del club gigliato nel restyiling messo in piedi dal Comune. Per il resto, Commisso ha dettato la sua linea, anche questa ormai arcinota: o il pieno controllo oppure non metto un soldo.
Sul fronte Viola Park, invece, le novità ci sono e purtroppo non sono positive. I lavori procedono in ritardo e con qualche intoppo, perciò un Commisso giustamente infastidito ha annunciato che il nuovo centro sportivo non sarà pronto prima di marzo. C’è anche un ritardo sulle infrastrutture complementari. D’altra parte, siamo in Italia. E questo Rocco lo ha capito sulla sua pelle.
