Commisso a margine: “Politici, volete fare le cose? Fatelo con i soldi pubblici. Non con i soldi di Rocco. Con i miei si fa come dico io. Ma fatele le cose”
A margine della presentazione dello studio ricavi/costi di Deloitte parla così Rocco Commisso rispondendo alle domande:
POLITICA. “Portate gli architetti che volete. Io sono disponibilissimo. Chiunque sia. Dico ai politici, qui cadono i calcinacci. Avete aspettato che arrivasse lo stupido d’America. Andate, e fatelo. Andate in Europa, chiedete i soldi, e fate i progetti. E poi ne parleremo. Ma con i soldi di Rocco si fa quello che dice Rocco. Ovviamente nei limiti di legge. Io qui…me ne torno in America. Forse non hanno capito, ho già messo più soldi nella Fiorentina in un anno, che tutti quelli che c’erano prima. Io non li ho rubati i soldi, li ho lavorati. E posso investirli altrove. Un po’ di riconoscimento me lo aspetterei. Ci sono, come visto con questo studio, che ci sarebbero tanti incentivi per la città. Per la gente di Firenze. E mi aspetterei degli aiuti dalla politica. Io non voglio i soldi che sono stati dati alle società americane, dallo stato. Qui, ora faccio una conferenza, e va via la luce. Mai successo nel mio ufficio. Mi dicono cosa devo fare, chi architetti prendere…”
“Ti giuro che i turisti verranno a vedere lo stadio Franchi nuovo. Oggi vengono a vedere le scale elicoidali? No. C’è chi dice che lo stadio non porterebbe soldi. Ma che dite? Avete visto la Juventus? Quello stadio con quelle attività funzionano tutti i giorni e fanno aumentare di tanto i ricavi”
ENTUSIASMO. “Il rischio che mi passi c’è. Ho detto sempre fast fast fast, ho 70 anni. A qualcuno l’ho detto, è il rischio che si prendono alcuni che mettono i bastoni tra le ruote. Il rischio che mi stanchi c’è. Lasciatemi fare queste cose, e lasciare qualcosa a Firenze. Mia moglie mi ha detto: qui va buttato tutto. Vogliamo una struttura moderna. Dove tutto funziona”.
DISTRUGGERE O TENERE. “Ok la parola distruggere è stata esagerata. Dico gettare giù, molto, ma tenere qualcosa. La torre, qualcosa. Ci sono delle possibilità che lo stadio debba essere spostato, per il commerciale. Ma anche del rischio sismico. Andrebbe ad esempio spostato in base alle entrate. La tribuna, non è a norma per le nuove regole Uefa” (interviene Joe Barone).
DIRITTO DI SUPERFICIE. “E’ tutto diverso rispetto alla Mercafir. Lì c’è stato il bando. Il controllo, comunque, sarebbe mio anche in caso di diritto di superficie”.
CAMPI O FIRENZE. “Ora stiamo parlando del Franchi. Non è l’unica opzione che abbiamo. C’è anche Campi. Con pro e contro. Non credo che un politico mi possa dire che non possa distruggere un prato. A meno che non ci siano gli etruschi…”
NERVOSISMO. “Sono molto nervoso da questa situazione. Capisco la soprintendenza, che deve tutelare i beni culturali. Ma la politica…se vogliono mantenere le cose, devono anche tirare fuori i soldi. Non che deve tirarli fuori un altro. La politica può dare lavoro alla gente. In Usa, e a Milano, c’è il covid come qui a Firenze. Lì fanno progetti, ma perché qui non si può fare. Ok i monumenti, ma insomma. C’è lavoro per tutti qui? Cosa porterebbe la Fiorentina? Si deve valutare anche ciò. Siete fortunati qui, se era in America la Fiorentina veniva portata altrove. Sono sicuro di questo. Se c’era il sistema americano, la Fiorentina veniva portata in Svizzera. Io non lo farò. Ma sono sicuro che sarebbe accaduto in Usa”.
PRIMA SQUADRA POI LO STADIO. “Non è vero che prima di fare uno stadio serve fare le squadre forti. Il City, la Juve, l’Atletico, hanno fatto grandi salti in avanti grazie allo stadio. Se non posso fare lo stadio come li aumento i ricavi”
VIVACCHIARE SENZA STADIO. “Senza stadio, sì, la Fiorentina vivacchierà. Non sono venuto qui per vivacchiare. I ricavi erano a 93 milioni, ora siamo a 84. Ai livelli di vent’anni fa. Ma vent’anni fa i calciatori costavano molto meno. E gli ingaggi erano molto più bassi. Oggi siamo a 50 60 milioni. Qui non c’è neppure il salary cap, e chi ha più entrate aumenta il divario con le altre”.
ORA A ROMA. “Dobbiamo fare progetti, entro due mesi, e poi andremo avanti”.
Di
Redazione LaViola.it