Rassegna Stampa

Commisso, polemica al primo “stadio”. Botta e risposta con il sindaco Nardella

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Il Corriere dello Sport-Stadio scrive dello scambio di battute tra il presidente della Fiorentina e il sindaco di Firenze sul tema stadio

Da una parte il tormentone legato a Chiesa e al mercato (“Sapete che non parlo di queste cose, perché domandare. Se secondo me contro la Samp Federico ci sarà? Sì“), dall’altra il tema delle infrastrutture. Che continua a restare al centro del microcosmo Fiorentina che ruota attorno a Rocco Commisso. Sono queste le due facce della medaglia viola. Presente e futuro in un’unica miscela. Lo scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

I primi due step sono arrivati dal fronte burocratico. Ieri infatti, dalla Conferenza dei Servizi, è giunto il via libera definitivo per la realizzazione del nuovo centro sportivo a Bagno a Ripoli. Mentre la procura di Firenze ha disposto il dissequestro di parte del terreno per la quale nei mesi scorsi erano scattati i sigilli nell’ambito di una inchiesta per smaltimento illecito di rifiuti a proposito della quale la Fiorentina si era sempre dichiarata estranea ai fatti.

Nel raccontare la grande voglia della famiglia di lasciare in eredità qualcosa di importante per la città, è tornato a parlare del peso della politica nel Bel Paese. Negli Usa nessuno si sognerebbe di andare a chiedere il permesso per fare qualcosa, ha spiegato più volte, mentre in Italia sarebbero arrivati “suggerimenti”. “Dovresti prendere questo architetto, dovresti chiedere a questa impresa” e via discorrendo. Ed è in merito a questo che Dario Nardella, sindaco di Firenze ha subito detto la sua, con rigore.

Nessun attacco al patron, val bene precisarlo, semmai l’esigenza di fare chiarezza, per il bene di tutti, di fronte a eventuali pressioni. “Le affermazioni del presidente Commisso in merito a suggerimenti ricevuti sono oggettivamente gravi ed inquietanti. Se così fosse, dichiarazioni del genere dovrebbero essere sostanziate con indicazioni precise di nomi e fatti, per consentire a me o altri amministratori pubblici di intervenire tempestivamente e drasticamente per garantire comportamenti e procedure trasparenti e corrette e rilevare eventuali fatti da denunciare alle autorità giudiziarie“.

PANE E FORMICHE

Nella giornata di ieri lo stesso Commisso, lasciando il centro sportivo ha puntualizzato: “Io ho sempre detto che rispetto all’America, qui la politica è molto forte. Mi auguro che mi lascino fare le cose. Io ho parlato in generale, l’intenzione non era quella (di mancare di rispetto a nessuno, ndr). Da quando ho comprato la Fiorentina, ricevo tantissime lettere all’hotel (dove soggiorna, ndr) di gente che vuole lavoro, che mi vuole aiutare su questo, su quello, sulle scarpe, sui vestiti, sugli architetti. Ecco cosa volevo dire. Forse, come ho detto, quando c’è il pane tutte le formiche escono per mangiarlo. E Rocco ha portato il pane. Non volevo dire niente contro il Comune“. Un messaggio, questo, che era stato ampiamente recepito da Palazzo Vecchio.

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