Il patron della Fiorentina domani festeggerà un anno alla guida della società viola e parlerà anche delle questioni più spinose
Rocco Commisso non si ferma e rilancia. In pochi mesi, ha messo in movimento la macchina per inaugurare a Bagno a Ripoli – entro la fine del 2021 – il più grande centro sportivo sul suolo italiano. Ha poi lavorato per costruire le basi di una squadra sempre più ambiziosa, dall’arrivo di Ribery fino all’intero mercato di gennaio. Scrive questa mattina il Corriere dello Sport-Stadio.
Ma soprattutto ha sancito una linea di demarcazione sul fronte stadio, sostenuto dall’entusiasmo della sua gente. L’opzione sui terreni di Campi Bisenzio ha scatenato un effetto domino sulla città di Firenze. Adesso dovrà essere l’amministrazione ad indicare una possibile via d’uscita. Perché il presidente non ha intenzione di rinunciare all’idea di provare a crescere e a vincere. Viceversa, si sposterà il popolo viola.
Comunque uno stadio in grado di auto-alimentare i sogni della tifoseria che ora più che mai spera di avere licenza di pensare in grande. Spingendosi pure fino a Campi Bisenzio, dove si sta lavorando per provare a risolvere in via preventiva gli eventuali conflitti che potrebbero manifestarsi con la nascitura nuova pista dell’aeroporto. Squadra e tifoseria, uniti, lo sanno benissimo di poter sprigionare una forza incredibile: ed è questo il punto di ri-partenza, al fianco del patron, per una Fiorentina capace davvero di alimentare emozioni.
Il progetto del patron, con gli oltre 300 milioni di euro investiti fin qui, è di quelli destinati a correre senza sosta. E Firenze lo ha capito subito. Presidente e città si sono trovati sulla stessa lunghezza d’onda. Spontanei entrambi ed entrambi veraci. Anche per questo il feeling è scattato immediatamente, fin dal primo incontro.
Di
Redazione LaViola.it