Il presidente della Fiorentina ha parlato dell’incontro tra la dirigenza viola ed Enrico Chiesa sul futuro del figlio d’arte, soffermandosi anche sul momento attuale della squadra
All’uscita dall’hotel in cui è residente, Rocco Commisso si è intrattenuto a parlare con i media locali, tra cui LaViola.it. Queste le sue dichiarazioni: “Non ho partecipato all’incontro tra Enrico Chiesa, Joe Barone e Daniele Pradè. Stavo dormendo un pochettino, ora vado a lavorare. Un giorno di questi parlerò con Enrico, non lo conosco e non l’ho mai incontrato. Federico? Lui lo sa quanto è importante per la Fiorentina, sa che da parte nostra non è mai arrivata una critica, mai una parola negativa contro di lui. Però siamo una squadra e le squadre devono giocare insieme, per la città e per i tifosi”.
SU MONTELLA E LA SQUADRA. “Guardo i punti, non solo oggi ma gli ultimi. Siamo ad una vittoria dai 19 punti, che sarebbero stati più alti della della media avuta negli ultimi 10 anni. E molto fuori dalla zona retrocessione. Ho detto che se facciamo come l’anno scorso è un fallimento, ma non ho detto che voglio la Champions il primo giorno. Ci manca una vittoria che non abbiamo avuto. Forse Verona doveva essere quella. Cagliari non mi è piaciuta affatto. I ragazzi si devono incoraggiare, sono qui per questo. I nostri piani sono più a lungo termine. Datemi un po’ di tempo e devo anche imparare. Anche Montella avrà tempo”.
SU RANIERI E AMBIZIONI. “Sono soddisfatto del suo rinnovo, così come di quelli degli altri giovani. Parliamo anche di cose positive. Io voglio vincere qualcosa, ma non si vince ogni giorno. Ci sono ragioni per cui non si vince. Ci sono cose che non mi piacciono, specialmente quando manca la grinta. Non ho mai perso una partita in 4 anni, ho giocato ogni partita. Chiaro che qui si gioca molto di più e i ragazzi si fanno più male. Se nella mia squadra qualcuno toccava Pezzella come l’hanno toccato io non andavo avanti nella partita”.
CENTRO SPORTIVO. “Ne parliamo domani. Ora stiamo andando da Casamonti a progettare quello che succederà domani”.
Di
Francesco Zei