Le dichiarazioni del presidente viola in conferenza stampa
Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha parlato in conferenza stampa per fare un bilancio sulla stagione appena conclusa e per parlare del futuro:
BILANCIO STAGIONALE. “Tra i momenti più belli c’è sicuramente il primo giorno e l’accoglienza di Firenze per me e la mia famiglia. Senza dimenticare l’iniziativa Forza e Cuore, oltre alla salvezza matematica e le ultime buone partite che ci hanno permesso di arrivare nella posizione di classifica che la Fiorentina merita. Prima di venire a Firenze non capivo quanto fosse importante la tifoseria. Tra le cose negative dico la situazione della squadra. Abbiamo fatto una trattativa molto veloce per acquistarla, al contrario di altre società come Roma e Milan. La cosa più sorprendente è che i ricavi della Fiorentina sono andati giù rispetto a dieci anni fa: con i costi dei cartellini raddoppiati negli ultimi anni siamo in difficoltà rispetto a prima. Abbiamo trovato 40 giocatori sotto contratto e io questo non lo sapevo e ora dovremo cercare nuovamente di venderli ad altre società. Inoltre ho cambiato tutta la dirigenza”.
DICHIARAZIONI POST JUVENTUS. “Le rifarei, ma forse avrei dovuto parlare più piano invece di gridare. Reagii in quel modo perché trovai i ragazzi depressi e arrabbiati negli spogliatoi: ho reagito come se fossi stato il capitano della mia squadra cinquant’anni fa. Senza dimenticare che alla prima partita ci fu quell’episodio su Mertens e poi le cose sono continuate. Il regolamento deve essere uguale per tutti. Il calcio italiano deve essere portato avanti nel miglior modo possibile per tutti. In America ne parlano tutti male del calcio italiano, sulla gestione del VAR e sui tanti rigori assegnati. Manderò delle raccomandazioni pubbliche a Gravina e agli altri organi”.
MEDIACOM. “Tra qualche giorno pubblichiamo i risultati del secondo semestre e posso preannunciare che i risultati sono buonissimi. La Mediacom è come un orologio svizzero: è facile progettare e fare risultati. E’ considerata come una delle più grandi e migliori società d’America in qualsiasi ramo. Nella Serie A o nella Fiorentina sto spendendo il 97% del mio tempo perché questo è il calcio e speriamo che in futuro possa andare in vacanza come i politici o gli altri in Italia: Con la Mediacom so che tutto va bene, con la Fiorentina ancora no”.
MONTELLA. “Ho questa predisposizione nel non mandare via le persone. Non mi piace mandare via la gente o rovinare la carriera a qualcuno, ma il calcio è differente. Ci sono stati 10 cambi di allenatore in questa stagione e più di un caso nel Genoa o nel Brescia. Quando sono arrivato ho chiesto di incontrare Montella con Joe Barone, e poi Pradè: non ho incontrato nessun altro e sono contento di averlo fatto venire. Montella l’ho incontrato dopo due settimane e avevo visto che aveva fatto bene nelle passate stagioni a Firenze: l’ho riconfermato con la speranza che potesse fare bene con me. Dopo è successo quel che è successo, avevamo 17 punti su 17 partite a dicembre e dopo la partita con la Roma ho preso la decisione di esonerarlo. Mi sono stati portati 3-4 nomi e ho deciso di prendere Iachini. Iachini ha stabilito la miglior difesa della Serie A da quando è arrivato e la cosa giusta da fare era quello di tenerlo. Ho letto il sondaggio di LaViola.it dove il risultato diceva che il 45% era scontento della decisione presa. Quando un professionista ottiene tutti i risultati chiesti, è giusto tenerlo: non capisco davvero chi lo critica”.
OBIETTIVI PER LA PROSSIMA STAGIONALE. “L’Atalanta il primo anno con Percassi è stata in Serie B, poi negli anni successivi si è salvata in Serie A: gli ci sono voluti sei anni prima di arrivare in Europa. Fino a questo momento ho fatto meglio anche del Bologna, ma non solo, anche della Lazio di Lotito e del Napoli di De Laurentiis, o del Sassuolo e del Torino. Nonostante la disgrazia dei primi tre mesi con Montella e il Covid, perché in Italia i giornali non dicono la verità, ovvero che abbiamo fatto un lavoro straordinario? Io non so bene quello che sapete voi, ma so bene quello che so io. La verità è quella che sto dicendo oggi: nessun presidente al primo anno ha fatto i risultati che ha fatto Rocco. Non ho i ricavi che ha il Milan, l’Inter o l’Atalanta in questo momento. E’ vero che i soldi non sono un problema, ma questo non vuol dire che li butti. I soldi li abbiamo investiti nel centro sportivo e nello stadio, e sono stati utilizzati a gennaio per rinforzare la squadra. Fino a questo momento sono stati spesi 200 milioni. Sul mercato non dirò niente perché non ho ancora parlato con Barone e Pradè”.
CHIESA. “Non l’ho mai criticato. Gli voglio un bene immenso perché è un ragazzo straordinario. Lo scorso anno non lo potevo cedere perché era il miglior giocatore ed è stata la decisione giusta. Abbiamo parlato con il padre e con Federico e se vuole andare via dovrà portare i soldi che vogliamo. Adesso dovremo riparlare con lui per capire cosa vuole fare”.
AMRABAT. “L’ho detto io a Pradè di prendere questo giocatore ed è stato l’unico che ho scelto. Sugli altri i meriti e le colpe sono di Pradè e Barone (ride, ndr). Forse abbiamo fatto due errori, uno di questi è Pedro”.
MAGLIA NUMERO 10. “E’ una maglia particolare. L’ha vestita Antognoni e Gaetano se la deve meritare. E’ una decisione che spetta a Iachini, Pradè e Barone. Se la prenderà Castrovilli sarò contentissimo”.
BILANCIO. “Con il covid, le entrate dello stadio non ci sono state. Il valore dei giocatori sono diminuiti e se i soldi che ho speso a gennaio gli avessi speso adesso, probabilmente avrei risparmiato. La Fiorentina non ha problemi finanziari grazie alla Mediacom. I tifosi viola possono continuare ad avere fiducia sulle capacità finanziarie della Fiorentina. Essere forti finanziariamente non vuol dire non avere problemi con i soldi”.
NUOVE FIGURE DIRIGENZIALI. “Vediamo. Vorrei dire che nella Mediacom ci sono oltre 10 persone che aiutano la Fiorentina dagli Stati Uniti. Persone che lavorano con me da 15-20 anni”.
LEGA SERIE A. “Il primo giorno dissi che andava fatto una sede della Lega in America, ma non è stato fatto. Al mondo va trasmesso che le regole sono uguali per tutti, perché la reputazione dell’arbitraggio italiano deve cambiare. Non è accettabile che l’Italia sia l’ultima a livello di stadi con gli altri campionati europei: devono lasciarci fare le infrastrutture. I politici italiani devono darci la possibilità di investire per aiutare le famiglia in difficoltà. Sono soldi privati di stranieri che vogliono investire in Italia. Io non ho bisogno di soldi, ma voglio dare all’italia e a Firenze qualcosa che negli anni verrà ricordato”.
INCONTRO CON PESSINA. “Speriamo che non ci siano altri problemi di tipo archeologico e che non distruggano il progetto. Se le cose non andranno come voglio io e i costi saranno superiori, può darsi che l’investimento su Bagno a Ripoli non ci sarà, come è successo con la Mercafir. Io so come negoziare e se le cose non sono giuste posso rifiutarmi. Posso anche andare via e non fare nulla a Bagno a Ripoli. Spero che i tifosi lo capiscano. La soprintendenza dovrebbe avere un ruolo molto minore riguardo alla costruzione degli stadi”.
FIORENTINA FEMMINILE. “Oggi inizia il ritiro a Montecatini. Il mio obiettivo è quello di riunire tutte le squadre in un centro sportivo. Tra un anno spero che siano tutti riuniti lì. Spero che mi renderanno orgoglioso anche quest’anno”.
RITORNO IN ITALIA. “Mi manca mio figlio, Joe Barone, i ragazzi e i tifosi, ma la situazione è questa. Spero di rientrare entro settembre. Non mi mancano sicuramente quelli che criticano, sia giornalisti che tifosi. Ma credo che la maggioranza sia con noi”.

Di
Redazione LaViola.it