Il presidente della Fiorentina sarebbe furioso per il pressing dei bianconeri sul gioiello viola, ma Rocco lo vuole tenere. In arrivo il ds negli States.
‘Commisso furioso’, titola Il Corriere dello Sport – Stadio. Hanno messo la musica di Pupo e Narciso Parigi, le bandiere viola, l’inno della Fiorentina. Nel Bronx, nella Little Italy, c’erano Firenze e la Fiorentina, centinaia di persone con sciarpe e magliette viola. Federico Chiesa si è dedicato a decine di foto, lui e Giancarlo Antognoni i più popolari, ma l’attaccante non ha voluto fare di più. Sceso dal pullman della squadra, ha stretto con cordialità la mano a Joe Barone, salutato Rocco Commisso, ma poi il ragazzo si è chiuso nel silenzio. Non ha risposto alle domande sul futuro, non ha inviato messaggi ai tifosi. Una parola dolce e sarebbero stati fuochi d’artificio. Il padre preme per andare via, ma la Fiorentina ha ribadito che Chiesa non si muoverà. Resterà almeno per un altro anno.
NERVI TESI. Rocco, però, è seccato dall’atteggiamento della Juve. Non è un dettaglio nell’animo di un calabrese cresciuto nel Bronx, uscito illeso da Wall Street e diventato a capo di un patrimonio da sei miliardi di dollari. Lui, forse, sta scoprendo ora i meccanismi avvelenati del calcio italiano, ma anche gli italiani devono imparare a capire che animale è sbarcato dagli Usa. Tenere Chiesa è diventato il punto da cui Commisso non si muoverà. Il presidente, ieri, non ha voluto tornare su Chiesa. Voleva la festa e l’abbraccio con i tifosi, qui nel quartiere dove è cresciuto. Alla fine l’italoamericano è parso provato, complice il caldo infernale che ha trasformato New York in un immenso acquario. La festa è andata come aveva sognato. Forse gli sarebbe piaciuto sentire Chiesa giurare amore, ma non sono questi i giorni.
RESTA. Commisso aveva già parlato con il ragazzo, a Chicago, promettendogli una squadra all’altezza. E nuovi arrivi. Quelli che Vincenzo Montella aveva seminvocato a Charlotte, dopo la partita con l’Arsenal, quando, dopo l’ennesima domanda sul mercato, è sbottato: «È chiaro che qualcosa serve, si vede, no?». II giocatori arriveranno, il mercato sta per sbloccarsi. Domani Pradè sbarcherà a New York e farà il punto con Commisso, Barone e Antognoni. Il discorso toccherà anche il futuro di Chiesa, ma l’ipotesi cessione non verrà presa in considerazione. Il pressing silenzioso della Juventus non è piaciuto. Commisso si è ancora più intestardito. Se i tifosi viola volevano dall’italoamericano juventino un gesto da vero fiorentino, forse l’hanno trovato: non darà Chiesa alla Juve.
