Il presidente della Fiorentina parla della volontà di costruire un nuovo stadio per aumentare i ricavi “e acquistare nuovi giocatori”
Intervista a Rocco Commisso oggi sul Corriere Fiorentino. Ecco alcune parole del presidente viola, che parte dalla revisione del suo ‘fast, fast’, fast’: «Ho scoperto che nel calcio “slow, slow” è meglio». Magari i tifosi non sarebbero del tutto d’accordo («qualcuno forse no, la maggior parte sì, mi creda») ma alla fine così è: «I soldi che metto nella Fiorentina sono i miei, ho il diritto di decidere quanto e come investirli».
INTER. «Poi vedi che l’Inter negli ultimi 20 minuti ha messo in campo 24,5 milioni di euro di ingaggio annuale — 24 milioni e mezzo netti, come preferite voi in Italia, ma per noi proprietari, che siamo quelli che pagano, sono 50 milioni lordi — e scopri che sono più di quello che costa in ingaggi tutta la squadra della Fiorentina. Come si può competere? Solo aumentando i ricavi».
CONFRONTO INTER-FIORENTINA. Ricavi stagione 2019-2020. Inter: 376 milioni di euro di ricavi. Fiorentina: 94. «Ma di che stiamo parlando? Come possiamo competere? In quei 94 milioni ce ne sono 25 di sponsorizzazione, e lo sponsor è Mediacom, una mia società, quelli sono soldi miei. Senza uno sponsor viaggeremmo sui 69 milioni all’anno, quanto possiamo continuare così? Io non sono venuto qui a fare i soldi, però non sono venuto nemmeno a buttarli. Ecco perché un nuovo stadio è indispensabile».
STADIO. «Al momento siamo al 33 per cento di tutto: 33 Campo di Marte, 33 Campi Bisenzio. E 33 non si fa niente. Se non me lo lasciano fare come dico io, come è giusto farlo con i soldi miei, allora non se ne fa niente. Leggo che l’unica cosa che mi interessa sarebbe costruire uno stadio: non è così. Lo stadio è il solo modo per aumentare i ricavi e di conseguenza avere più soldi per acquistare buoni giocatori. In questo modo potremo competere con i club più forti. E più ricchi».
BAGNI E SICUREZZA. «Per prima cosa i tifosi non si meritano di andare per ore in uno stadio dove le famiglie non possono stare e i bambini non possono stare. Provi a sedersi sui seggiolini dello stadio in inverno, magari per 3 o 4 ore: una tortura. I bagni. I bagni! Mia moglie non se l’è sentita di entrare nei bagni del Franchi: rifallo, mi ha ordinato».
PROGETTO. «Il progetto preciso lo vedremo fra due mesi ma ci sono un paio di punti fermi. Punto primo: deve essere coperto, confortevole, ci si deve poter stare per 3 o 4 ore, non soltanto per le due ore della partita. Punto secondo: deve poter essere vissuto per sette giorni a settimana. Firenze è una città turistica. Se ai Gigli arrivano 19 milioni di persone all’anno, la zona intorno al nuovo stadio potrebbe ragionevolmente avere un afflusso di almeno un paio di milioni di persone. Tifosi che vengono in città non solo il giorno della partita e che spenderanno soldi».
COMMERCIALE. Che cosa potrebbe fermare la costruzione di un nuovo stadio? «Il commerciale. E che non mi lascino distruggere… non è parola giusta, non mi lascino rifare lo stadio».
Di
Redazione LaViola.it