Ieri l’incontro tra la dirigenza viola ed Enrico Chiesa, ma anche le parole di Rocco Commisso, che ha mandato un messaggio chiaro a Federico
E’ arrivato in hotel poco prima delle dieci, dopo il volo da New York e un viaggio in macchina di tre ore da Roma. Quindi è andato a riposare prima che iniziasse il colloquio tra Barone, Pradè ed Enrico Chiesa. Commisso ha preferito qualche ora di sonno e rimandare a un’altra occasione il primo contatto con il papà manager del talento viola («Avrò modo di parlarci un giorno di questi, non lo conosco»).
Intorno alle 13 Rocco si è fermato comunque con i cronisti per chiarire alcuni aspetti: «Sono qui per aiutare la squadra», ha detto il presidente viola che voleva mandare messaggi chiari, senza il filtro dell’oceano a diluire i suoi pensieri. Il primo è stato ovviamente per Chiesa: «Sa quanto è importante – ha sottolineato –, sa che da parte nostra, in particolare da parte mia, non c’è mai stata una critica, una parola negativa contro di lui. Però siamo una squadra e bisogna giocare insieme. È importante per la città e i tifosi», scrive stamani La Nazione.

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Redazione LaViola.it