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Commisso: “Ho parlato con Chiesa, non voglio venderlo. Stadio? Non come Pallotta. I Della Valle e i 300 milioni…”
Il presidente della Fiorentina parla dell’incontro con Federico e della trattativa per acquistare la società viola. Poi torna sul Milan…
Intervista a Rocco Commisso su Corriere.it. Il presidente della Fiorentina racconta la sua storia, dalla Calabria agli Stati Uniti. Poi parla di viola, iniziando però dal mancato acquisto del Milan: «Eravamo alle firme finali. La sera prima, mentre aspettavamo i documenti, Mister Li, che non ho mai visto di persona e con cui non ho mai parlato, cambia tutto. Cambia le banche, i consulenti, gli avvocati, le clausole. Tutto. Penso, in quei giorni, che ha un’offerta migliore della mia. Però non si rivelerà così, a quello che vediamo è andato a perderci 500 milioni in un anno e mezzo. Ma magari non conosco tutta la storia».
E la Fiorentina? «C’erano stati dei contatti ancora prima del Milan, nel 2016. L’anno scorso mi chiamano degli emissari dei Della Valle. “Non accettiamo cifre che non abbiano il 3 davanti”, mi dicono. “Trecento milioni?”, chiedo io. Li ho rimandati in Italia».
E poi? «Mi ricontattano tramite Jp Morgan, la mia banca da sempre. Loro sanno (parla di sé in terza persona, ndr) come Rocco fa gli affari, quanto Rocco sia serio. Il “3 davanti” scompare, chiudiamo in due settimane quasi alla metà».
Cosa promette ai tifosi? «Io sono innamorato del calcio e dell’Italia, il Paese in cui sono nato. Non mi sono mai piaciuti il basket o il football. Sono qui per imparare e per lavorare. Questa è la promessa che faccio: lavorare tanto, come ho sempre fatto. I soldi che ho messo per prendere la Fiorentina non sono di soci o investitori. Sono soldi di Rocco, sono miei. Per questo, con grande umiltà, chiedo la collaborazione delle istituzioni italiane, della politica, del sindaco Nardella. Anche perché, sinceramente, non posso permettermi di vedere in dieci anni i frutti dei sacrifici e degli investimenti che sto facendo oggi».
Per esempio? «Per esempio, non posso permettermi di trovarmi nella situazione in cui Pallotta si trova oggi a Roma con la questione dello stadio».
Federico Chiesa rimarrà? «Io non voglio venderlo, non voglio che sia il mio Baggio, la stella che io arrivo e lui va via da Firenze. L’ho incontrato qua a Chicago e gli ho parlato. Spero di riuscire a convincerlo che, con Rocco, le cose per la Fiorentina andranno molto meglio nei prossimi tempi».
