In quella parola furente, fatta circolare dalla proprietà, è racchiuso tutto il sentimento di Commisso nei confronti della squadra. Confronti solo con i dirigenti, non con i calciatori
Deve essere evidentemente serio il problema all’interno dello spogliatoio della Fiorentina, sottolinea La Nazione, se nemmeno l’esperienza di Cesare Prandelli è servita per recuperare le motivazioni che questa squadra sembra aver perso, da un pezzo, quando va in campo e rispetto agli altri – a chiunque altro – sembra avere addosso più debolezza che vigore.
FURENTE. La squadra è in ritiro da ieri sera, l’aggettivo «furente» che il club ha fatto circolare dopo il ko di Bergamo si riferisce alla proprietà e nemmeno con il passare delle ore il sentimento si è addolcito. Rocco Commisso si è confrontato con i dirigenti viola e non con i giocatori, anche lui da lontano non sa spiegarsi l’involuzione così netta di una squadra alla quale corrisponde il settimo monte ingaggi della serie A.
RITIRO. Il gruppo viola sembra aver annacquato il valore dell’appartenenza da un pezzo. Il ritiro non è, forse, la soluzione. Ma almeno un segnale. Perché il trend deve cambiare, e in fretta.

Di
Redazione LaViola.it