L’importanza della storia per costruire il futuro: Antognoni, Batistuta e non solo. Attesa per la campagna abbonamenti, novità sul marketing.
Al lavoro tutti. Joe Barone a Firenze e, comunque, Rocco Commisso in America. Il patron farà rientro in città sabato, nel giorno di San Giovanni sarà il Magnifico Messere della finale di Calcio Storico: sa già che gli sarà tributata una ennesima pioggia di affetto. La città, con la tifoseria al completo, è dalla sua parte, in una sorta di patto morale sottoscritto da tutti: è tornata la voglia di sognare e pure di riempire il Franchi, accendendo la prossima campagna abbonamenti e colorando ancora di più di viola la città.
AL LAVORO. I suoi uomini, anche per questo, stanno lavorando sodo. Joe Barone, ieri mattina, ha lavorato dal centro sportivo, spostandosi solo successivamente (a bordo di un’auto aziendale) allo stadio. Si è parlato di marketing, con i responsabile del comparto, e si stanno studiando tutte le soluzioni possibili per far decollare ulteriormente il brand Fiorentina, a cominciare dal main sponsor. Una… manciata di milioni arriverà dalla partecipazione all’International Champions Cup, ma l’obiettivo è quello di alzare ancora di più l’asticella. E’ questa la strada per cercare di aggirare il paletti del Fair Play Finanziario e non se ne può prescindere. Si sta lavorando alla presentazione delle nuove maglie, senza trascurare nessun dettaglio pensando sempre per primo alla felicità della gente: è il primo messaggio arrivato e quello che dovrà viaggiare di pari passo all’aspetto tecnico con la costruzione della squadra che verrà.
STORIA. A essere cambiato è il vento della fiducia. Quello che non troppo tempo fa era addirittura impensabile, oggi è diventato possibile. Antognoni, che dell’era della Valle ha conosciuto direttamente gli ultimi due anni e mezzo (è entrato nel gennaio 2017), adesso è di nuovo al centro del disegno. Ha accolto Commisso, non appena arrivato, gli ha fatto toccare con mano il calore di Firenze, si è spostato nel suo hotel per vedere la partita dell’Italia di Mancini (con Chiesa in campo), si è trasformato in Cicerone durante la visita al Centro Tecnico di Coverciano. Avrà un ruolo di primo piano nel nuovo organigramma, esattamente come sognavano da tempo i tifosi viola, perché Commisso è ripartito dalla storia. Esattamente come accaduto con Batistuta. Si è rivolto ai senatori della storia della Fiorentina, perché da dove si viene, lui lo sa bene, è bene non dimenticarselo mai.
Di
Redazione LaViola.it