Calciomercato

Commisso e i freni del Fair Play Finanziario: c’era anche l’idea Mandzukic. Ma…

Published on

La nuova proprietà della Fiorentina è ambiziosa ma deve scontrarsi con le regole del FFP. Una delle idee portava al croato. Ora i sogni De Paul e Politano.

I sogni e le idee erano ben diversi, poi lo scontro con la realtà fra salary cap e fair play finanziario. Commisso quando ha acquistato la Fiorentina aveva in testa grandi operazioni e di conseguenza grandi nomi. Uno era, solo per fare un esempio, Mario Mandzukic, per far capire immediatamente le ambizioni e la voglia di portare in alto il nome di Firenze. Rocco e Joe Barone si aspettavano una possibilità di fare un mercato completamente diversa, anche mettendo di tasca propria le risorse. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

I PROBLEMI. Ci sono però le regole finanziarie, che Commisso ha messo quasi subito sotto la lente di ingrandimento, a frenare la voglia di decollare. Il fair play finanziario impone alle società di spendere a grandi linee ciò che viene incassato con un deficit massimo di trenta milioni in un triennio. In più è necessario tenere sotto controllo il salary cap e cioè il monte ingaggi dei giocatori che non può in alcun mordo superare un certo tetto complessivo. Alla Fiorentina servono sei-sette giocatori, potenziali titolari per cambiare volto e c’è bisogno di un movimento di uomini e denaro veramente importante, una rivoluzione che deve ancora iniziare. Fino a questo momento i viola hanno dato Veretout alla Roma per 17 milioni e Vitor Hugo per 5,5 al Palmeiras. 

SOGNI. Il primo oggetto dei desideri come esterno d’attacco rimane De Paul dell’Udinese, ma il prezzo è veramente molto alto in base alle regole finanziarie. E anche per Politano il discorso è simile anche se piace ed è stato cercato. Su Defrel, altro attaccante gradito, c’è il Cagliari in vantaggio. 

135 Comments

Popular Posts

Exit mobile version