Rocco compie 70 anni, vede la Fiorentina perdere di nuovo ma non pensa di esonerare l’allenatore. Stop con un’altra neopromossa: sabato è ‘costretto’ a vincere.
Il primo compleanno di Rocco Commisso da presidente della Fiorentina è una giornata da settanta candeline, da non far sconfinare nelle riflessioni sul futuro di Montella. L’allenatore a fine partita viene fischiato: fosse solo quello il problema…, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. La prima assenza di Federico Chiesa è pesante come un macigno: la condizione fisica suggerisce prudenza ma c’è il rischio di un caso a proposito del discorso rinnovo. Intanto arriva una sconfitta che brucia, contro il Verona e una mezzoretta dopo il fischio finale provvede Montella a dare spiegazioni. «Chiesa non sta ancora bene, fisicamente e mentalmente: quando lo sarà, potrà giocare. Le voci sul suo contratto non mi interessano, Chiesa faccia come crede…».
DALL’ITALIA ALLA VIOLA. La quinta sconfitta in campionato della Fiorentina lascia in eredità infortuni e criticità. Montella ci mette del suo, nella gestione del talentino risponde in prima persona. Insomma, il rientro dagli impegni con l’Italia – dove ha segnato il suo primo gol azzurro, una settimana fa contro l’Armenia – per Chiesa è storia di un periodo delicato. La Nazionale è un’isola felice, con la Fiorentina adesso si naviga a vista. «Ha avuto un problema al pube», spiega il ds Pradè. «Non si è mai allenato al 100% con la squadra dopo essere tornato dalla Nazionale. Poi giocare su un campo così non sarebbe stato l’ideale».
MOMENTO DIFFICILE. Pure Montella avrebbe qualcosa da celebrare, è la sua 350esima panchina. L’epilogo è amarissimo, la Fiorentina non riesce a battere un’altra neopromossa dopo aver già steccato a Brescia. A proposito, sabato c’è il Lecce e lì Montella è condannato a vincere.
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Redazione LaViola.it